MONUMENTO EQUESTRE
G. Calcani
Si designa con questo termine la rappresentazione scultorea a tutto tondo di figure a cavallo, isolate o in gruppo. Di questa tipologia artistica, tra le più diffuse nel [...] e la variazione deigestidei cavalieri, dell'andatura dei cavalli e della posizione dei Persiani caduti, . Bergemann, Römische Reiterstatuen, Magonza 1990; E. La Rocca, Linguaggio artistico e ideologia politica a Roma in età repubblicana, in AA ...
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GRANACCI, Francesco
Monica Grasso
Figlio di Andrea di Marco e di una Lisabetta di cui si ignora il casato, nacque nel 1469 a Villamagna di Bagno a Ripoli, presso Firenze, in un podere di proprietà del [...] S. Gallo, dimostra una fase intermedia tra il rigido linguaggio quattrocentesco del trono e degli scalini e il più aggiornato unite alla grazia deigesti e alla delicatezza coloristica, li rendono assai più classici di quelli dei suoi colleghi. Si ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] nemica. La stessa cosa può dirsi deigesti di certi popoli orientali, studiati nelle scuole arabe, come parti integranti del discorso. Il filologo al-Gàhir (9° secolo) tratta del linguaggio mimico come uno dei quattro modi principali di esprimere il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti romantici oppongono all’ideale la realtà e il vero, sostituendo ai modelli [...] e teatrale, basato sull’orchestrazione delle attitudini deigesti delle figure e sulla loro disposizione nello spazio sia nei quadri storici sia nella pittura di genere un linguaggio intenso e vibrante, caratterizzato da un uso ardito del colore ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] collages […]. Di fatto ho ritagliato dal linguaggiodei quotidiani ciò che era veramente significativo […] ho prefazione di Maria Corti), in cui fotogrammi raggelati restituivano i gesti ripetitivi di un uomo-automa, alienato e disumanizzato. Sempre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è un’epoca di crisi del personaggio. Quasi tutti i principali romanzieri [...] vetro che sembra lasciare vedere tutto impedendo solo di capire il senso deigesti di coloro che stanno al di là di essa, come se il soggetto di questa letteratura diventa semplicemente il linguaggio. La coscienza del personaggio, insomma, si perde ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] soggetti con parodie mitologiche o scene di vita quotidiana, ma anche nella caratterizzazione dei singoli personaggi e nel linguaggio icastico ed espressionistico delle pose e deigesti. Gli amori di Zeus, le avventure di Eracle, di Hermes, di Apollo ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] osare danzare sulla "musica pura, scritta senza alcuna preoccupazione deigesti" (La rinascita del dramma, p. 134).
Un interessante R. Canudo, egli fu tra i primi a riconoscere nel linguaggio del cinema una nuova forma d'arte autonoma.
La riflessione ...
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GUARIENTO di Arpo
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato dal 1338 al 1367, di origine padovana e forse, più precisamente, di Piove di Sacco (prov. Padova), dove possedeva parecchi beni. G. nacque verosimilmente [...] molto sottili: tipologie che indicano certamente un avvicinamento al linguaggio di Paolo Veneziano e in generale della pittura veneziana, un'arguzia affatto moderna nelle espressioni dei volti e nella immediatezza deigesti; le figurette, asciutte e ...
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NICCOLÒ di Giacomo (o da Bologna)
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna, figlio di Giacomo di Nascimbene, documentato dal 1353 al 1401, nato probabilmente intorno al 1325 e morto prima del 1404. La più [...] suo esecutore testamentario nel 1399. Le aspre formulazioni e l'icastica vivezza deigesti nelle scene permeate di umori quotidiani, elementi-base del saporoso linguaggio di Simone, sono accolte e rielaborate da Niccolò.Nel 1360 (Matricola dell ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...