L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] messa in scena cinematografica come una sorta di linguaggio universale basato sulla registrazione di relazioni di corpi satira: imitazioni delle caratteristiche vocali, parodia deigesti e delle caratteristiche fisionomiche, travestimenti in ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] grande apertura, ed e giudice e notaio l'autore deiGesta Florentinorum, Sanzanome di Firenze). A Bologna, in un clima certo, un sensibile influsso dei volgarizzamenti sulla prosa originale; ma il linguaggiodei volgarizzamenti è più significativo ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] a risuscitare Drusiana (cat. 41 b) – uno deigesti più celebri della pittura italiana di ogni tempo – riescono Il polittico vaticano è un’opera chiave nello svolgimento del linguaggio giottesco intorno al 1320. La notizia dell’iscrizione recante la ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] Simone Martini, con una vivacità nella resa deigestidei personaggi che rimanda ai Lorenzetti.I modi elaborati di Arpo (v.), un artista che interpretava a suo modo il linguaggio di Giotto, immettendovi più accese tonalità di colore. Un orientamento ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] altre l’assimilazione di mode dedaliche rese con un linguaggio scarno e insufficiente, forse mediate dall’Etruria (?), attraverso rendimento preciso dei dettagli, deigesti, degli avvenimenti, l’esuberanza delle figure, l’evidenza deigesti, tutta a ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] loro partecipazione alla l. divina. Tuttavia anche adesso D. usa un linguaggio metaforico, perché adduce l'esempio del sole (cfr. Cv III VII 8 che si sfalda sui contorni della persona e deigesti.
La più singolare intuizione di D. risulta, ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] di trivio che nel Pulci è animata e lieve nella mimica deigesti e delle parole, qui è acre e spesso irrespirabile. carità», 137, 73-80) e tollerante verso la libertà di linguaggio, anche il turpiloquio, ma intransigente verso l'ipocrisia, verso la ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...] Calunnia, ecc.
1. Arte greca. - Il linguaggio simbolico dell'arte greca fu straordinariamente vario nei suoi aspetti o all'esame di un motivo compositivo (come nella classica interpretazione deigesti di K. Sittl: v. schemata). L'unico tentativo per ...
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I santuari e i pellegrinaggi
Giovanna Rech
I santuari e i pellegrinaggi sono fenomeni religiosi che si rincorrono nello spazio e nel tempo. Se il santuario è principalmente un luogo sacro, il pellegrinaggio [...] di Dio […] o, come spesso si sente dire nel linguaggiodei semplici, di visitare la santa Vergine, cioè di recarsi a 3-4, pp. 155-167.
22 E. Gulli-Grigioni, Parole, gesti, immagini e oggetti. Spunti di osservazione sui rapporti tra oralità e cultura ...
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MASACCIO
Angelo Tartuferi
(Tommaso di ser Giovanni di Mone di Andreuccio). – Nacque il 21 dic. 1401 a Castel San Giovanni, l’odierna San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo, da Giovanni di Mone [...] fra lo stile «incerto» degli inizi e il linguaggio inconfondibile della fase matura: e tutto ciò è riassunto Wakayama, Lettura iconografica degli affreschi della cappella Brancacci: analisi deigesti e della composizione, in Commentari, n.s., XXIX ( ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...