La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] . Fellini immagina la città che fa da sfondo alle ultime gesta amatorie di Casanova come una porta d’accesso ai miti più muove certo sotto la protezione dell’ombrello idealistico, il linguaggiodei critici è infarcito di termini come «poesia», « ...
Leggi Tutto
Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] con l’obiettivo di agevolare, attraverso la semplificazione deigesti e degli effetti, l’immediatezza della relazione fra , confidando sulle abilità recitative(20). Attraverso il linguaggio innovativo della farsa l’ambito teatrale veneziano esce ...
Leggi Tutto
Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] delle pose si riscaldano e vivacizzano nell’umana semplicità deigesti e delle reazioni psicologiche, in una serie di dialoghi assimilando anche i tratti più ostici di quel tormentato linguaggio formale all’interno di una lingua figurativa composita e ...
Leggi Tutto
Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA (v. vol. II, p. 215)
M. Spagnoli; L. Caterina
Le più antiche immagini del B., databili, sia pure in modo relativo, risalgono al regno del kuṣāṇa Kaniṣka (v.). [...] momenti più significativi della vita del Buddha. Uno deigesti più comuni è quello consistente nel toccare con la al VII. Non minore importanza ebbe, nella formazione del linguaggio figurativo buddhista dell'Asia sud-orientale, l'influsso degli stili ...
Leggi Tutto
La dieta mediterranea: realtà, mito, invenzione
Vito Teti
Paradossi di un modello alimentare
L’espressione dieta mediterranea è nata con riferimento alla situazione alimentare del Mezzogiorno d’Italia [...] preparazione, il consumo del pane erano accompagnati da riti, gesti, preghiere, formule di propiziazione augurali e di ‘ringraziamento’. Quando dalle ricerche e dall’interesse dei nutrizionisti passa nel linguaggiodei media, della pubblicità e delle ...
Leggi Tutto
Il senso dello stato
Alberto Tenenti
L'espressione che corrisponde al titolo di queste pagine ha un significato che si ritiene abbastanza preciso: quello di consapevolezza operante dell'interesse [...] del rituale tanto religioso quanto civile, e cioè al linguaggio cerimoniale, i Veneziani del periodo qui in esame più processo di simbiosi, così nella sfera dei pubblici favori nei confronti deigesti di dedizione all'interesse collettivo non ...
Leggi Tutto
GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] alla Pietà michelangiolesca in S. Pietro. Nella concitazione deigesti, nella potenza di sintesi, nell'impeto drammatico, il nome, alla quale si deve la ridefinizione del linguaggio figurativo del secondo Rinascimento.
Ma fu soprattutto l'entusiasmo ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] la posizione, l’uso di cuscini o la rapidità deigesti); le sofferenze inutili erano segno di incompetenza medica. che in questo modo era reso possibile, la ‘messa a punto’ dei due linguaggi aiutava ciascuno a comprendere l’altro e sé stesso: «Non è ...
Leggi Tutto
Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] un momento fortemente ritualizzato, in cui degli individui compiono deigesti ricorrenti, e lo fanno all'unisono, fino a più spesso nel corso del Novecento l'esperienza e il linguaggio si sono mostrati come due misure strettamente correlate. In ...
Leggi Tutto
Vecchie devozioni e nuove ricerche: i luoghi sacri
Salvatore Abbruzzese
Problematiche e interrogativi sulla territorialità
La modernità avanzata, osservata dal punto di vista del mutamento sociale e [...] qui, per es., non solo l’adozione, a lungo mantenuta, di un linguaggio universale (il latino), ma anche l’addensarsi di simboli e forme che, sviluppa all’interno delle confraternite stesse dei pellegrini e deigesti che queste compiono.
La dimensione ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...