MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] essi si può apprendere la sua maniera di pensare e il linguaggiodei suoi sentimenti. Anche il Goethe sentiva l'insinuante melodia popolare, - a posteriori - vuole ricreare la sintesi "gesto-parola-suono" ch'egli concepisce come originaria espressione ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] un evento che è anche evento in cui si confrontano due linguaggi, di fatto più spesso il vero luogo di incontro che l , soprattutto, resta l'impressione che le Chiese compiano ormai deigesti che appartengono a un contesto, teorico e pratico, che esse ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] casi i numerali non sono altro che designazioni verbali deigesti numeratorî usati per esprimerli. Così, p. es verosimile che la maggioranza delle tribù le quali non distinguono nel linguaggio altro che 1 e 2 procedesse oltre con numerazione binaria. ...
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PROSTITUZIONE
Stefano LA COLLA
Silvio LESSONA
Giuseppe CAVARETTA
Uberto PESTALOZZA
. Tanto nel linguaggio corrente quanto in quello degli esploratori e dei sociologi questa parola ha applicazioni [...] ignara di ogni pudore; l'elementare istintivo bisogno di accordare la libertà delle parole con quella degli atteggiamenti e deigesti, e, finalmente, il sacro coito della coppia sacerdotale sopra il nudo terreno, rigato dai solchi aperti dalla virile ...
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Informatica musicale
Alvise Vidolin
Con lo sviluppo delle tecnologie multimediali la musica è diventata una delle fonti d'informazione trattate dall'informatica, al pari dei numeri, dei testi, della [...] sorgente si sono rivelati particolarmente efficaci nella resa deigesti musicali tipici delle frasi ricche di spunti agogici infatti, si è rivelato più efficace ricorrere a un linguaggio di programmazione di uso generale. Pertanto, ci troviamo davanti ...
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HEINICKE, Samuel
Guido Calogero
Pedagogista tedesco, nato a Nautschütz (Weissenfels) il 10 aprile 1727, morto a Lipsia il 30 aprile 1790. È l'iniziatore del metodo tedesco di educazione dei sordomuti. [...] dell'abate De l'Epée, sostenitore del metodo d'insegnamento onde i sordomuti dovevano essere educati al linguaggio mimetico, per mezzo deigesti, propugnò e attuò invece, in polemica contro di lui, il metodo d'insegnamento della vera e propria ...
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Movimento artistico nato tra l'Europa e l'America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo. Attraverso la scelta del termine pop la p.a. vuole identificare un'arte che parla un linguaggio che tutti [...] . Entrando in gara con il linguaggio aggressivo e impersonale dei mass media, la p.a. sperimenta tecniche inedite, si serve di fotografie ritoccate, di collage e assemblages, di sculture in gesso e persino di gesti teatrali per svelare luci e ombre ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] il vichiano principio che la poesia è il linguaggio primitivo dei popoli, il culto di Omero, della Bibbia d'una cronaca di Froissart le storie di tornei, galanterie e bei gesti di quel Medioevo di maniera.
Non era questo il nuovo senso della storia ...
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magia
Adriano Favole
Un antico modo di controllare il mondo
La magia è un fenomeno complesso che ritroviamo nei racconti di fantasia, nel cinema ma anche nella vita reale delle società umane. Gli antropologi [...] appare come un insieme di azioni, di gesti, di parole che trascendono la realtà quotidiana allora rivolti a entità sovraumane quali dèi e spiriti. All’età della magia al ‘gioco’ condividono lo stesso linguaggio e gli stessi simboli.
Magia e ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] inscritti sui corpi e sul paesaggio culturale. Lo stile deigesti e dei movimenti, l'abbigliamento, gli ornamenti, le pitture e il 'non-fiction film' (1986), sperimentando un linguaggio cinematografico che 'evoca' e 'suggerisce' poeticamente temi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...