macchina
màcchina [Der. del lat. machina, dal gr. machaná o mechané] [LSF] Dispositivo costituito da un complesso di parti collegate in modo da ottenere un certo scopo, che spesso è la produzione di [...] , passando per la m. analitica, a schede perforate, di C. Babbage, 1835: → calcolatrice. L'uso più astratto del termine espressioni e frasi, come codice di m., linguaggio di m., tempo di m., (spesso abbrev. in linguaggio m., tempo m.), errore di m., ...
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gruppo
gruppo [Der. del germ. kruppa "più cose messe insieme"] [LSF] Ha signif. generico identico a quello nel linguaggio comune, salvo l'esteso signif. specifico nella matematica (per le locuz. non [...] [ALG] G. lineare speciale: v. gruppi classici, teoria dei: III 110 a. ◆ [ALG] G. modulare: v. algebre di operatori: I 99 c. ◆ [ALG] G. ortogonale complesso, reale e speciale: v. gruppi classici, teoria dei: III 110 b. ◆ [FSD] G. piccolo: v. gruppo di ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] Edipo
Nella tragedia greca Edipo re di Sofocle (5° secolo a.C.), Edipo, figlio di Laio re di Tebe e di Giocasta, viene
Il complesso di inferiorità e quello di abbandono
Nel linguaggio comune per complesso di inferiorità si intende un atteggiamento ...
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La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] in tedesco sia «arguzia estemporanea» sia «barzelletta») è un linguaggio dell’inconscio, assieme a sogno, lapsus e sintomo. Come e innocua.
Ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui c’è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: « ...
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...]
«Il signor de Coutufon dice alla signora de Foncoutu: non c’è maggior distanza da Coutufon a Foncoutu che da Foncoutu a Coutufon dunque a lambire quella nozione di «distruzione del linguaggio» evocata da Ferdinand de Saussure (Starobinski 1971 ...
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punto
punto [Der. del lat. punctum "puntura, forellino", dal part. pass. punctus di pungere "pungere"] [LSF] (a) Ente geometrico che non ha estensione in nessuna delle dimensioni dello spazio e che pertanto [...] intera da quella decimale di un numero, com'è nel linguaggio dei calcolatori elettronici e in questa Enciclopedia: p. fisso dalla cifra dell'unità; (b) è simb. della moltiplicazione; (c) è simb. del prodotto scalare tra vettori (quando il segno ╳ ...
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asse
asse [Der. del lat. as assis] [LSF] (a) Termine nato in meccanica per indicare la sbarra (detta anche assale e sala) alle estremità della quale sono montate le ruote di un veicolo (a. delle ruote) [...] sferiche, con accezioni particolari in varie discipline. (b) Nel linguaggio della geometria è anche, generic., sinon. di retta. ◆ [EMG] A. dielettrici principali: v. dielettrico: II 124 c. ◆ [MCC] A. differenziale: macchina semplice costituita (v. ...
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frequenza
frequènza [Der. del lat. frequentia] [LSF] Il numero di volte che un fenomeno periodico (o pseudoperiodico) si ripete nell'unità di tempo; precis., se T è il periodo del fenomeno (intervallo [...] opaco per le radioonde: v. magnetoionica, teoria: III 567 c. ◆ [ELT] F. critica ionosferica: v. radiopropagazione: IV unità di misura SI è l'inverso del metro (m-1); nel linguaggio delle onde, equivale a numero d'onde (a unità di cammino dell'onda ...
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lunghezza
lunghézza [Der. di lungo] [LSF] Termine largamente usato nel linguaggio scientifico e tecnico, talora alternativa a distanza, per indicare una dimensione lineare di particolare rilevanza in [...] la somma delle l. dei segmenti costituenti i suoi lati. (c) L. di un arco di curva: nello spazio tridimensionale ordinario, si definisce la funzione di correlazione spaziale (→ correlazione: Funzioni di c. spaziali) troncata a due punti h(r)=ρ(r₁, r ...
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programmazione
programmazióne [Der. di programmare "preparare un programma"] [LSF] (a) La formulazione di un programma. (b) Con signif. particolare nelle locuz. p. lineare e non lineare (v. oltre). ◆ [...] p. automatica, fatta dal calcolatore mediante un apposito programma; (b) p. diretta, fatta direttamente nel linguaggio del calcolatore; (c) p. funzionale, basata, a differenza di quella procedurale (v. oltre), non sulla sequenza di singole istruzioni ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...