DOLFIN, Michele (Micheletto)
Claudia Salmini
Nacque quasi certamente a Venezia in data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio Pietro del ramo di S. Giustina. Non sembra [...] Rubeani sclavain", come è detto nel linguaggio burocratico della Quarantia. Questo tribunale, nel riferimenti attribuibili sia al D. sia ai suoi omonimi, così pure in reg. 2, c. 8v); nello stesso reg. 2, con l'indicazione della contrada di S. Giustina ...
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FATTORI, Marino
Cristoforo Buscarini
Nacque a Cailungo, villaggio della Repubblica di San Marino, il 25 marzo 1832 da Giovanni e da Maria Veronesi. La famiglia era di modeste condizioni sociali, benché, [...] Repubblica di S. Marino, Napoli 1869; rist. anast. con pref. di C. Bo, San Marino 1985), che dal 1869 al 1956 ha avuto otto storia della Repubblica, ma in più adotta un linguaggio che assume tutta la retorica verbale di derivazione carducciana ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] in cui si laureò nel 1938 con una tesi su "Diritto e linguaggio" sotto la guida di Gioele Solari.
L'anno successivo ebbe un e realtà nel 1950 con C. Pavese, Terza generazione nel 1953 con B. Ciccardini, G. Baget Bozzo, C. Leonardi). Nel 1956 ottenne ...
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CAMINO, Gaia da
Luigi Trenti
Appartenente a nobile famiglia di origine longobarda, nacque non dopo il 1270 da Gherardo.
Scarsi e poco illuminanti i documenti a noi noti relativi alla vita della C.: [...] sua "gaiezza" è "gentilezza lieta" con tono leggiadro del linguaggio cortese, è "cortesia cavalleresca" (VitaNova, VIII, 4, patria, s. 3, II, 1, Venezia 1890, p. 439; P. Raina, G. da C., in Arch. stor. ital., s. 5, IX (1892), pp. 284-296; A. Marchesan ...
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COCCAPIELLER, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Roma il 3 ott. 1831 da Giuseppe, di origine svizzera, e Luigia Apolloni. Suo padre, che lavorava allo spaccio normale dei sali e tabacchi, lo mandò a studiare [...] radicali e repubblicani che gli avevano negato l'appoggio alle elezioni dell'ottobre successivo.
Sperando che il linguaggio rozzo ma pittoresco del C. potesse contribuire a combattere i suoi oppositori non si era fatto scrupolo di richiamarlo. Il ...
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GADIO, Stazio
Raffaele Tamalio
Nacque a Mantova intorno agli anni Ottanta del sec. XV da Federico e probabilmente dalla seconda moglie di questo, Francesca da Dovara. Ebbe sei fratelli, Elisabetta, [...] buona conoscenza della lingua latina e dal linguaggio colto con cui si esprimeva nelle lettere in 1042, 1044 s.; anno 1532, nn. 215, 304, 609, 1063, 1558, 1577; Ibid., C. D'Arco, Delle famiglie mantovane, IV, pp. 291, 293; M. Equicola, Nec spe nec ...
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CLARETTA, Gaudenzio
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 21 nov. 1835 da Fedele e Paolina Spanna. Poiché per tradizione familiare i Claretta da antica data ricoprivano cariche giudiziarie ed amministrative, [...] , unito al dichiarato amore per la verità ("il linguaggio della storia è quello della verità nemica dello spirito prodotti in quaranta anni di attività.
Se negli anni giovanili il C. fu estraneo alla vita pubblica, egli vi si dedicò con notevole ...
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CECCHI, Domenico
Renzo Ristori
Figlio di Roberto, nacque nel 1447, probabilmente a Firenze da una famiglia originaria di Vinci.
Il nonno paterno, ser Mainardo, era un notaio fiorentino piuttosto facoltoso: [...] abbiamo notizie sulla adolescenza e sull'educazione del C.: ma dalla lettura dell'unico scritto che pubblicò quando era ormai anziano, e nel quale abbondano scorrettezze e forme tipiche del linguaggio di una persona incolta, siamo indotti a pensare ...
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CIANCIULLI, Ferdinando
Michele Fatica
Nato a Montella (Avellino) il 16 maggio 1881 da Vincenzo, armaiolo, e da Giulia Marciano, di agiata famiglia di proprietari terrieri, fu avviato agli studi secondari [...] il prefetto di Avellino aveva proibito la rappresentazione.
Con un linguaggio acceso ed enfatico, entro la cornice dei fatti di Milano Di qui un certo risentimento di Bordiga verso il C., e il rifiuto ad intervenire all'inaugurazione della sede ...
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FEDERICI, Romolo
Sandra Pileri
Nato a Roma nel 1825, studiò presso l'università romana. L'ascesa di Pio IX al soglio alimentò le speranze democratiche dei giovani romani, e il F. fu tra i promotori [...] la coscienza dell'unità. Per il F. è il linguaggio a rendere possibile la collaborazione di più intelletti e evoluzionistico (1870-1892), Firenze 1951, pp. 72 n., 185 n.; C. Pavone, Le prime elezioni a Roma e nel Lazio dopo il XX settembre ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...