pace
Luigi Bonanate
Assenza di conflitti armati
La pace può riguardare i rapporti reciproci tra gli Stati, ed è una condizione che si determina quando ciascuno di essi si ritiene soddisfatto della propria [...] oppure essere il prodotto di un’evoluzione spontanea. Nel linguaggio corrente è prevalentemente definita come «assenza di guerra» sembra sia stata la pace stipulata a Sardi, del 386-87 a.C., tra la Persia e Sparta, per opera dello spartano Antalcida. ...
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BIRAGO di Vische, Carlo Emanuele
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 16 ag. 1797, terzogenito del marchese Enrico, investito nel gennaio 1791 del feudo di Vische, e di Luigia figlia del conte Francesco [...] successi editoriali. Al B. non solo "ripugnava il linguaggio troppo vivace e spesso scortese, e qualche volta nascita della "Campana", in Riv. d'Italia, XVI (1914), 2, p. 606; C. Richelmy,Cent'anni di giornalismo, Chieri 1950, pp. 10-11; G. Buglio,Di ...
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DELLA VALLE, Battista (Giovanni Battista)
Maria Muccillo
Nacque a Venafro (Isernia), come si desume dalla dedica della sua opera a Enrico Pandone dove si definisce "humil servidor Battista della Vale [...] dei Gerolamini da Mariano d'Ayala e da questo segnalata all'erudito C. Minieri Riccio. Altre edizioni si susseguirono a Venezia nel 1524, 1529 loro grande utilità pratica. Scritta dunque con un linguaggio semplice e accessibile, l'opera dei D. mira ...
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CRAGLIETTO, Attilio
Sergio Cella
Nacque a Novacco (Pisino d'Istria, l'odierna jugoslava Pazin) il 10 maggio del 1884, da Stefano, che, di modesta famiglia chersina, era insegnante nella scuola elementare [...] in sospetto al regime per i suoi rapporti con personalità politiche non allineate e per la franchezza del linguaggio, il C. venne incarcerato con altri intellettuali durante l'occupazione tedesca (giugno 1944). Non subì alcun processo e venne rimesso ...
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BETTINI, Filippo
Bruno Di Porto
Nacque il 20 sett. 1803 a Genova da Giovanni, impiegato al porto franco, e da Giuseppina Palmieri. Intimo amico di Mazzini, con lui nel 1822 s'iscrisse a Genova alla [...] possibile,nn. 82-83, 5-6 maggio). Il linguaggio politico e la posizione ideologica del B. presentano, ed il suo ultimo carteggio,Genova 1927, pp. III, XXVIII, XXIX, XXXIII, C, CV, 9; R. Carmignani, Storia dei giornalismo mazziniano,I (1827-1830),Pisa ...
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popolo
Complesso degli individui di uno stesso Paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale. [...] le riforme introdotte da Clistene ad Atene (508-507 a.C.), con cui si ridusse l’autorità delle tribù gentilizie, legando una continuità ininterrotta di stirpi, unite dalla comunità di linguaggio e di costumi. Analoga, anche se con fondamenti culturali ...
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BERNARDI, Andrea, detto Novacula
Gaspare De Caro
Nacque nel 1450 a Bologna. Era figlio di Pietro, di una famiglia della quale si hanno notiziesin dalla prima metà del sec. XIV, di condizione però assai [...] de miseri Yesù Cristo ". Con lo stesso linguaggio ingenuo e popolaresco, alieno da ogni preoccupazione letteraria , Gli Scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1760, pp. 961 s.; C. Enera, Il Passaggio per Forlì di Lucrezia Borgia sposa di Alfonso d'Este, ...
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Anglosassoni, Arte degli. Monetazione
D.M. Metcalf
MONETAZIONE
I re anglosassoni iniziarono a coniare le proprie monete intorno al 630, sul modello dei trientes d'oro merovingi che circolavano in [...] in parte da prototipi romani, in parte dal filone comune del linguaggio figurativo merovingio e germanico - come mostri, lupi, motivi a di nuovi coni.
Bibliografia
C.H.V. Sutherland, English Coinage 600-1900, London 1973.
C.S.S. Lyon, Some ...
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tirannide
Marzia Ponso
Un potere arbitrario che si impone con la forza
Sorto per designare uno specifico regime politico nella Grecia antica, il concetto di tirannide ha progressivamente assunto nei [...] governo personale in cui si abusi del potere. Nel linguaggio contemporaneo il significato prevalente riguarda il modo in cui forma di governo si diffuse più tardi, nel 5° secolo a.C. I tiranni erano capi militari che imponevano il proprio comando con ...
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storicismo
In generale, tendenza a comprendere ogni manifestazione umana, riportandola al concreto momento storico e all’ambiente in cui è emersa. Il termine compare già saltuariamente in Novalis e più [...] di frequente nella prima metà dell’Ottocento (C.A. Brandis, K. Prantl, L. A. Feuerbach ecc.), ma soltanto alla fine del sec. 19° che ha posto al centro della conoscenza storica il linguaggio come dimensione nella quale soltanto la verità si manifesta ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...