Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] dei caratteri cuneiformi (G. Fr. Grotefend e H.C. Rawlinson); particolare sviluppo ha avuto in essa lo ’inizio del 20°, studiano lingue e culture esclusivamente africane.
Nel linguaggio dell’o., è definito Oriente cristiano l’insieme delle culture, ...
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Diritto canonico
Privazione dell’ufficio o dell’incarico prevista a carico del chierico, per eresia, apostasia o scisma, sacrilegio sulle sacre specie, gravi delitti contro il sesto precetto del decalogo [...] materiale che si vuole far depositare su un opportuno substrato;
c) la elettrodeposizione, la d. da fase vapore e la direttamente nella fase gassosa trasportante il materiale.
Religione
Nel linguaggio liturgico cristiano antico, la d. di Cristo è il ...
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In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (il significato coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il merito di una persona, [...] . In altri casi si è visto nell’o. un linguaggio intimamente legato al comportamento sessuale femminile e alla capacità maschile , collegata a Marte, e particolarmente onorata dal 3° sec. a.C. in poi. Ebbe numerosi templi in Roma, sola o anche con ...
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Talmūd Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel [...] e palestinesi, che dal 3° al 5° sec. d.C. si applicarono allo studio della Mishnāh e delle tradizioni tannaitiche che corrispondono tuttavia alla lingua parlata, trattandosi di un linguaggio dotto e artificioso, molto influenzato dalla lingua ...
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(gr. ἄρχων)
Religione
Nel linguaggio religioso del mondo ellenistico, essere di natura inferiore alla divina, ma superiore all’umana. Possono essere angeli che attorniano Dio o esseri ostili all’uomo [...] infine (almeno dal 683-82), annuali.
Assunse questo titolo anche una dinastia greco-cimmeria che dominava (sec. 5° a.C.) in Panticapeo, sul Mar Nero.
A Napoli il titolo sopravvisse sotto la dominazione romana per indicare alcuni magistrati municipali ...
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siddha Appellativo, derivato dal sanscrito siddhi («potere miracoloso, magico»), degli appartenenti a una scuola mistica tamīl (detti localmente cittar), di carattere popolare ed esoterico. Essi si collegano [...] versi; un gruppo di filosofi e poeti (10°-15° sec. d.C.), le cui opere si basano sullo yoga tantrico (tra cui: Civavākkiyar, della bellezza che distolgono da dio. La poesia, dal linguaggio crudo e diretto, come per Pāmpāṭṭicittar (15° sec.), ...
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Divinazione in base ai sogni.
La religione vedica conosce riti contro i cattivi sogni considerati alla stregua di ogni altro male; ma questa concezione cede presto, nella letteratura brahmanica, all’idea [...] di eventi futuri è documentata sin dal 2° millennio a.C. (Babilonia, epopea di Gilgamesh; Egitto, sogno di Tutmosi propria o. presuppone inoltre che i sogni abbiano un linguaggio non per tutti comprensibile e richiedano l’interpretazione di ...
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In diplomatica, sinonimo di littera, nel senso di documento pubblico, imperiale, regio e pontificio, emanato in forma di lettera.
Nella letteratura latina, genere di componimento poetico in versi, talvolta [...] letteratura italiana, denominazione di alcuni poemetti lirico-didascalici in versi sciolti o in terzine del 17° e del 18° sec. (come le e. di C.I. Frugoni).
Nel linguaggio ecclesiastico, le lettere degli Apostoli che fanno parte del Nuovo Testamento. ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] è separata dai valori etici cui è connessa nel linguaggio corrente. L'elemento sacro, non razionale, non etico , preghiera, salvatore, mito, ecc.); b) designa i fenomeni; c) li inserisce nella vita facendone forme di esperienze vissute; d) tenta ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] non capire o di restare indifferenti nel sentire il linguaggio del loro libro sacro, pronunciato da neri africani New Age. La religiosità del postmoderno, Bologna 1993.
R.A. Aubert, C.A. Keller, Vie et mort de l'ordre du Temple Solaire, Lausanne 1994 ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...