sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] o T.W. Adorno, nel secondo vanno incluse ricerche come quelle di A. Boime, C. Charle, H.S. Becker, W. Kemp, P. Bourdieu. Nel terzo caso, e presentazione delle notizie. Ciò implica spettacolarità e un linguaggio che enfatizza i conflitti, vale a dire ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...]
Cratineo Riportato nel nome al poeta Cratino (5° sec. a.C.), che usò tale v. nella parabasi delle sue commedie: è termine non è pertanto sinonimo, come spesso accade invece nel linguaggio comune, di direzione: su ogni direzione sono possibili due v ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] m s.l.m.) la media di luglio è di 19,5 °C, quella di gennaio −2,8 °C. Numerosi i laghi, in prevalenza salati e senza emissario nell’area centro tipico è la presenza di forme particolari di ‘linguaggio onorifico’, usate per parlare con persone di rango ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] è regolato un determinato fatto o fenomeno naturale. Nel linguaggio scientifico, l. è la precisazione del modo con del Novecento sono state quelle interne al neopositivismo, e si devono a C.G. Hempel ed E. Nagel i maggiori tentativi per definire la ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] tipo di p. è stata “istituzionalizzata” anche attraverso il c.d. “Protocollo IRI” del 1984, seguito da accordi all’informazione e alla consultazione dei lavoratori.
Economia
Nel linguaggio economico si parla di p. per indicare il concorso ai ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] di g. immediato, ai sensi dell’art. 419, co. 5, c.p.p., e rinunciare all’udienza preliminare: in tal caso il giudice contenuto di pensiero che ne è l’oggetto.
Istruzione
Nel linguaggio scolastico, il parere che l’insegnante scrive sul compito o su ...
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Diritto
I. industriali
Le i. industriali consistono in una soluzione nuova e originale di un problema tecnico mai risolto, o risolto in altro modo. Possono risultare in un nuovo prodotto, in un nuovo procedimento, [...] appartiene a chi l’ha trovata (art. 927-929 c.c.).
Musica
Breve componimento strumentale, di forma libera, basato , G. Klebe ecc.).
Religione
I. della Croce Nel linguaggio ecclesiastico, ritrovamento della Croce di Cristo, evento celebrato dalla ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] schola.
M. del culto Nome generico, usato soprattutto nel linguaggio giuridico, degli ecclesiastici della Chiesa cattolica o degli addetti al tempo di Diocleziano e più ancora nel 4° sec. d.C. Lo stesso nome designò gli inservienti di un tempio o del ...
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Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] articolazione. Il laicismo si contrappone nel linguaggio politico contemporaneo al confessionalismo e al stata portata avanti soprattutto da Cavour, che, oltre ad essere l’ispiratore delle c.d. leggi Siccardi (l. n. 1013/1850 e l. 1037/1850 ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] natura o qualità morali. Con Evemero (4°-3° sec. a.C.) sorse un altro indirizzo: gli dei non sarebbero che illustri di certe parole, dovuta all’appercezione personificatrice (malattia del linguaggio): ciò che in origine era stato un aggettivo (per ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...