GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] carattere di scuola, rivelano l'elaborazione di un linguaggio più complesso e studiato, e l'apertura a esperienze G. di Firenze) autore delPecorone, ibid., II (1977), pp. 1-34; C. Nissen, In search of moral voice in ser G.'s Il Pecorone, in Romance ...
Leggi Tutto
DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] preferi giustificare il suo allontanamento dalla patria con il linguaggio elegante e vago, tutto letterario, della "impresa" of the Italian world, London 1969, pp. 50-52, 65-69; C. Dionisotti, Fortuna e sfortuna del Boiardo nel 500, in Il Boiardo e ...
Leggi Tutto
DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] filosofi morali e civili", perché mette in scena caratteri e linguaggi non pertinenti alla condizione sociale dei pastori (p. 42). disegno di un modello ultimo di organizzazione dell'esistenza. In Venezia c'è "la forma e l'idea della Repubblica" (p. ...
Leggi Tutto
Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] In casi come questo la rilevazione oggettivistica del linguaggio popolare può servire come semplice fondamento od occasione al In Le tre cetre (V, 9) è lo spunto da cui C. Gozzi trarrà la sua famosissima favola drammatica L'amore delle tre melarance ...
Leggi Tutto
BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] del re con la partecipazione dei più illustri letterati di corte, c'è chi ha voluto scorgere il primo nucleo della futura Accademia della storiografia umanistica, ricchi come sono di un linguaggio concreto e pittoresco, ci offrono un profilo del re ...
Leggi Tutto
BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] 1937 con il titolo di Uomo e Donna)in cui, in un linguaggio meditato e pieno di mitiche risonan e, veniva tracciata la storia constatazione per una via da seguire e per sapere se questa via c'è" (Fiocco, p. 29).Una tale coerenza, una tale costante ...
Leggi Tutto
CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] ottave; e con un sistematico castigamento del linguaggio, a partire dalla cancellazione di certa scatologia rabelaisiana Napoli 1974, pp. 573-747; E. Malato, La scopertadi un poeta: G. C. C., in Filologia e critica, II, (1977), I, pp. 35-117- Ma ...
Leggi Tutto
ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] affrontare vincendo anche le difficoltà di un linguaggio così diverso da quello allusivo, essenziale e d'oggi, II, Bari 1953, pp. 130-35, III, ibid. 1946, pp. 103-109; C. Bo, L'età breve, in Il Lombardo,17 nov. 1946; O. De Robertis, L'età breve ...
Leggi Tutto
BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] gli aveva procurato l'affiliazione di P. Tausch, F. Pachò, C. d'Adda Salvaterra e altri, una perfetta consonanza di sentimenti e ne prigioniero.
Il dialogo serrato e brillante, con un linguaggio derivato dai modi colloquiali toscani, è una satira ...
Leggi Tutto
CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] ss.). Il Ferraù, che lo ha esaminato di recente, tende a negare il valore tecnico dell'esposizione del C., il cui linguaggio mancherebbe di incisività critica e pregnanza terminologica. Pur costituendo un capitolo della "querelle des anciens et des ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...