JÜNGER, Ernst
Luigi Quattrocchi
(App. II, II, p. 132)
Scrittore tedesco. In provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere, J. si conferma e anzi si consolida come aristocratico anarchico, [...] elevato sino alla ricercatezza e per il linguaggio spesso volutamente cifrato che reclama una disagevole 1991); H.P. des Coudres, Bibliographie der Werke E. Jüngers, ivi 1985; C. Galli, Al di là del progresso secondo E. Jünger: ''magma vulcanico'' e ...
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Poeta statunitense di origine italiana, nato a New York il 26 marzo 1930. Giovanissimo, conosce l'inferno della prigione; quindi approda a Harvard, dove pubblica la sua prima raccolta di poesie, The vestal [...] a valicare la soglia del realismo. Il linguaggio ultra-colloquiale non sempre si associa a forme . Il magico quotidiano, in La letteratura beat americana, Bari 1969, pp. 177-204; C. Geiser, G. Corso. A poet, the beat way, in A casebook on the beat ...
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Scrittore svizzero tedesco, nato a Konolfingen (Berna) il 5 gennaio 1921. Figlio di un pastore protestante ha studiato a Berna e a Zurigo.
Rampollo non degenere di una letteratura di orizzonti forse limitati [...] molto oltre Brecht, cui pure lo avvicina la rivoluzionalità del linguaggio e il distacco "oggettivo" dei suoi terribili personaggi; e H. Bönziger, Frisch und Dürrenmatt, Berna 1960; C. Cases, prefazione alla traduzione italiana della commedia Die Ehe ...
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Scrittore spagnolo, nato a Mondoñedo (Lugo) il 22 dicembre 1911, morto a Vigo il 28 febbraio 1981. Esordì con il volume di poesie in lingua gallega Mar ao norde (1932), seguito l'anno dopo da Poemas do [...] ha dato prova di maestria, mettendo in mostra un linguaggio fiorito, barocco e incline ad arcaismi e a conferita la laurea honoris causa dall'università di Santiago de Compostela.
Bibl.: C. A. Molina, A. Cunqueiro: la fabulación sin fin, in Insula ...
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Scrittore e incisore, morto a Roma il 16 maggio 1963. Come scrittore il B. ha approfondito da un lato le sue doti di bozzettista con un gusto sapiente e spregiudicato della satira, dall'altro quelle di [...] 1961, ma cfr. il volume postumo Poesie 1911-1963, a c. di G. Spagnoletti, 1964), il prosatore sembra voler tentare, cui si rivela, accanto a un personalissimo gusto del linguaggio, un persistente tono impressionistico, una continua oscillazione tra ...
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TUROLDO, David Maria
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, nato a Coderno del Friuli il 16 novembre 1916. Sacerdote nella congregazione dei Servi di Maria (1940), pubblicò le sue prime poesie durante la [...] , tendono a riconciliarsi nell'unità del linguaggio poetico. Questi caratteri della poesia turoldiana si . M. Turoldo: drammaturgia come Apocalisse, in Vita e pensiero, fasc. IX, 1969; C. Bo, in Corriere della sera, 7 apr. 1971; R. Lollo, La poesia di ...
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Scrittore cubano, nato a Gibara il 22 aprile 1929. All'inizio alterna l'attività di scrittore con quella di giornalista, in particolare di critico cinematografico (raccoglierà più tardi i saggi più notevoli [...] tecniche narrative sia per quanto si riferisce al linguaggio, generando una suggestiva polifonia attinta alla realtà viva il cinema (tra cui Banishing, poi realizzata dal regista R. C. Ceresian), C. I. ha scritto saggi e articoli, raccolti poi in O ...
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Scrittore statunitense, nato a Charles City (Iowa) il 4 febbraio 1932. Laureatosi presso l'Indiana University (1953), si arruola in marina e trascorre due anni in Europa. Prosegue gli studi universitari [...] anni Cinquanta di The public burning (1977), la narrativa di C. assume forme di fantapolitica: i mass media creano gli della finzione cinematografica, C. demistifica il mondo dell'illusione e ricostruisce una realtà in cui linguaggio, soggettività e ...
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Scrittrice italiana, morta a Parigi il 14 novembre 1997. Legata agli ambienti culturali antifascisti, diresse fino al 1948 la rivista Mercurio. Collaborò inoltre a numerosi giornali e periodici.
Motivo [...] sempre maggiore consapevolezza e razionalità, servendosi di un linguaggio via via più scarno e misurato, i temi e da cui F. Giraldi trasse l'omonimo film (1969), la de C. tornò alla poesia che aveva coltivato in gioventù; alle proteste degli studenti ...
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Poetessa statunitense di origine canadese, nata a Worcester, Massachusetts, l'8 febbraio 1911, morta a Boston il 6 ottobre 1979. Rimasta presto orfana di padre, la madre ricoverata qualche anno dopo in [...] dal 1952 al 1972, e conosce e traduce opere di V. de Moraes, C. Drummond de Andrade e O. Paz (cfr. An anthology of twentieth-century Brasilian al mito e nel riproporre lo stato del linguaggio primitivo, la poesia della B. può dirsi postmoderna ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...