VILLON, François
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Parigi nel 1431; il suo cognome di famiglia era Montcorbier: quello di V., ch'egli portò poi sempre, gli venne da Guillaume de V., un ecclesiastico [...] Èpître à ses amis, La reqùête à Monsaigneur de Bourbon, Le débat du cœr et du corps de V. (il poeta ha trent'anni: 1461 poema procede con un cinismo sempre più aperto, e un linguaggio più scurrile (Ballade des langues envieuses, Ballade de la grosse ...
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ZRINYI, Miklós (Nicola), conte
Giulio de Miskolczy
Poeta, statista e capitano ungherese. Nato il 1° maggio 1620 nella fortezza di Ozali da Giorgio, bano della Croazia (1598-1626), e da Maddalena Széchy, [...] nonché la cronaca rimata del poeta Carnarutich di Zara. Il linguaggio, con tutti i suoi difetti e con la metrica spesso magyarra (L'influenza della poesia italiana su quella ungherese), ivi 1875; C. Széchy, Gróf Z. M., Budapest 1896-1902; A. A ...
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PICABIA, Francis (propriamente Francisco Martínez de Picabia de la Torre)
Giovanna Casadei
Pittore e scrittore, nato il 22 gennaio 1878 a Parigi, dove è morto il 30 novembre 1953.
Figlio di un diplomatico [...] è esemplare di quel momento di crisi del linguaggio figurativo, nelle cui manifestazioni si ritrovano le meccaniche": Voilà la fille née sans mère, Très rare tableau sur la terre, C'est claire comme le jour, ecc. A Barcellona, nell'inverno 1916-17, ...
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Scrittrice canadese di lingua inglese, nata a Ottawa il 18 novembre 1939. È una delle personalità più influenti della scena letteraria e culturale canadese, impegnata nei movimenti femministi e pacifisti [...] della realtà e a modi d'espressione propri del linguaggio mitico, entrambi ispirati alle teorie di N. Frye. 1980.
The art of Margaret Atwood. Essays in criticism, ed. A. e C. Davidson, Toronto 1981.
Margaret Atwood. Language, text and system, ed. S. ...
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VALERA y ALCALÁ GALIANO, Juan
Salvatore Battaglia
Letterato e politico, nato a Cabra (Cordova) il 18 ottobre 1824, morto a Madrid il 18 aprile 1905. Studiò legge all'università di Granada e di Madrid [...] ispirato, lirico e aristocratico del loro linguaggio, il romanzo rivelerà una ricchezza di E. Pardo Bazán, Retratos y apuntes literarios, nelle sue Obras, XXXII, pp. 217-80; C. Silva, J. V., Valparaiso 1914; L. Araujo-Costa, J. V. critico, in ...
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Malouf, David
Giovanna Ferrara
Poeta e scrittore australiano, nato a Brisbane (Queensland) il 20 marzo 1934. Nella raccolta poetica Bicycle and other poems (1970) compaiono i temi tipici della sua produzione: [...] capisce che è invece il bambino a trasmettergli il proprio linguaggio. Costretto a lasciare insieme a lui il villaggio per dominante sogno è la difficile interazione degli opposti.
bibliografia
C. Egerer, Fictions of (in)betweenness, Göteborg 1997. ...
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LUZI, Mario (App. III, i, p. 1008)
Roberto Deidier
Poeta e saggista. Dal 1955 ha insegnato letteratura francese all'università di Firenze e dal 1973 letterature comparate all'università di Urbino. Nel [...] si è accompagnato un adeguamento dello stile e del linguaggio alle esigenze di una più esplicita comunicatività. Significative paragone. Poeti del Novecento italiano, Firenze 1991; L. Rizzoli, G.C. Morelli, Mario Luzi. La poesia, il teatro, la prosa, ...
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Poeta, narratore, critico e pittore statunitense, nato a Cambridge (Massachusetts) il 14 ottobre 1894, morto a North Conway (New Hampshire) il 3 settembre 1962. Laureatosi ad Harvard, nel 1917 si arruolò [...] C. mostra spesso un'esuberanza di moduli e di ritmi e una freschezza, una delicatezza, una precisione di linguaggio collection of critical essays, a cura di N. Friedman, Englewood Cliffs 1972; C. Norman, E. E. Cummings: the Magic-Maker, New York 1972; ...
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Lobo Antunes, António
Luigi M. Cesaretti Salvi
Scrittore portoghese, nato a Lisbona il 1° settembre 1942. Figlio di un noto neurologo, si laureò in medicina con specializzazione in psichiatria e come [...] un ritmo narrativo sovreccitato, uno stile intensamente metaforico, un linguaggio disinibito con punte espressionistiche che ricordano la prosa di L.- 'rivoluzione dei garofani', e ancor più in generale c'è il potere in quanto tale e l'ipocrisia ...
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al-Harrāț, Idwār (anche al-Kharrat)
Scrittore egiziano, nato ad Alessandria d'Egitto il 16 marzo 1926. Laureatosi in legge (1946) presso l'università di Alessandria, alla fine degli anni Quaranta partecipò [...] un'atmosfera di intensa poeticità, mentre il linguaggio con le sue vigilate cadenze contribuisce all'armonia aperto alle sollecitazioni della memoria e della nostalgia.
bibliografia
C. Ferial Barresi, La narrativa egiziana contemporanea, in Oriente ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...