CANTONI, Carlo
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Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] tombe sous nos sens", è tradotta con linguaggio giobertiano e bertiniano, nell'intento di respingere XIX, Milano 1942, pp. 97-125; M. F. Sciacca, Il criticismo realistico di C. C., in Il pensiero moderno, Brescia 1949, pp. 221-29; E. Garin, St. della ...
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logica matematica
Walter Maraschini
Simboli per ragionare correttamente
Quando due amici discutono non sempre sono d’accordo: possono avere intenzioni e gusti diversi, oppure opinioni contrastanti sul [...] V
La logica matematica ha regole ferree, spesso trascurate nel linguaggio quotidiano. Quando si afferma «Se A, allora B» litigano, allora il terzo che non litiga ne trae profitto.
«Non c’è due senza tre»: se accadono due episodi dello stesso tipo, ...
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esperienza
Stefano De Luca
Conoscenza personale e diretta di una situazione
Per esperienza si intende, nel linguaggio comune, qualsiasi forma di conoscenza derivante dalla partecipazione personale a [...] . La nozione di esperienza appartiene anche al linguaggio filosofico, dove viene in genere contrapposta alla ragione grandi filosofi greci. Parmenide (6°- 5° secolo a.C.) e Platone ne sottolinearono il carattere ingannevole e superficiale: ...
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Lucrezio
Costanza Mastroiacovo
Il poeta filosofo della natura
Noi moderni riteniamo comunemente che la scienza si fondi su dati di fatto, che sia obiettiva e del tutto priva di abbellimenti letterari [...] forse nelle vicinanze di Napoli, intorno al 95 a.C. ed è morto intorno al 50 a.C. La sua opera, intitolata De rerum natura («Sulla allo stesso tempo, deve inventarsi anche un nuovo linguaggio. La principale difficoltà che Lucrezio incontra è data ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] 'altro.
I pensatori latini Cicerone (1° secolo a.C.) e Seneca (1° secolo d.C.) intesero invece il dogma come decisione, giudizio e quindi che in epoca moderna è passato anche nel linguaggio comune, dove indica qualsiasi modo di pensare caratterizzato ...
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lunghezza
lunghézza [Der. di lungo] [LSF] Termine largamente usato nel linguaggio scientifico e tecnico, talora alternativa a distanza, per indicare una dimensione lineare di particolare rilevanza in [...] la somma delle l. dei segmenti costituenti i suoi lati. (c) L. di un arco di curva: nello spazio tridimensionale ordinario, si definisce la funzione di correlazione spaziale (→ correlazione: Funzioni di c. spaziali) troncata a due punti h(r)=ρ(r₁, r ...
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ideografia
ideografìa [Comp. di idea e -grafia] [LSF] Rappresentazione grafica di idee, cioè scrittura basata non su fonemi, vale a dire sui suoni articolati del linguaggio, ma su simboli significanti [...] di simboli con cui si rappresentano le operazioni logiche, quali & per la congiunzione, → per l'implicazione, ecc.; per es., la rappresentazione ideografica del sillogismo "se A implica B e B implica C, allora A implica C" è: [(A→B)&(B ...
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alfabeto
alfabèto [Der. del lat. alphabetum, dal gr. alfábetos, comp. dei nomi delle due prime lettere] [ALG] [FAF] [INF] Un insieme finito di segni, con il quale sia possibile sviluppare un certo sistema [...] di simboli o, come si dice usualmente, un linguaggio: v. logica: III 483 c. ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] verità come coerenza stando alla quale, senza uscire dal linguaggio, il valore semantico di una proposizione è valutabile sulla ’essere non appena ci si rese conto, in particolare con C.G. Hempel, che persino nella sua forma liberalizzata (quella ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] uomo e della società: si dedicarono a ricerche specifiche sul rapporto tra corpo e mente (in particolare, con P. Cabanis), sul linguaggio (con Volney) e sull’economia (con J.B. Say).
L’attività di opposizione svolta dagli idéologues sulla stampa e in ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...