Lucrezio
Costanza Mastroiacovo
Il poeta filosofo della natura
Noi moderni riteniamo comunemente che la scienza si fondi su dati di fatto, che sia obiettiva e del tutto priva di abbellimenti letterari [...] forse nelle vicinanze di Napoli, intorno al 95 a.C. ed è morto intorno al 50 a.C. La sua opera, intitolata De rerum natura («Sulla allo stesso tempo, deve inventarsi anche un nuovo linguaggio. La principale difficoltà che Lucrezio incontra è data ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] 'altro.
I pensatori latini Cicerone (1° secolo a.C.) e Seneca (1° secolo d.C.) intesero invece il dogma come decisione, giudizio e quindi che in epoca moderna è passato anche nel linguaggio comune, dove indica qualsiasi modo di pensare caratterizzato ...
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lunghezza
lunghézza [Der. di lungo] [LSF] Termine largamente usato nel linguaggio scientifico e tecnico, talora alternativa a distanza, per indicare una dimensione lineare di particolare rilevanza in [...] la somma delle l. dei segmenti costituenti i suoi lati. (c) L. di un arco di curva: nello spazio tridimensionale ordinario, si definisce la funzione di correlazione spaziale (→ correlazione: Funzioni di c. spaziali) troncata a due punti h(r)=ρ(r₁, r ...
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ideografia
ideografìa [Comp. di idea e -grafia] [LSF] Rappresentazione grafica di idee, cioè scrittura basata non su fonemi, vale a dire sui suoni articolati del linguaggio, ma su simboli significanti [...] di simboli con cui si rappresentano le operazioni logiche, quali & per la congiunzione, → per l'implicazione, ecc.; per es., la rappresentazione ideografica del sillogismo "se A implica B e B implica C, allora A implica C" è: [(A→B)&(B ...
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alfabeto
alfabèto [Der. del lat. alphabetum, dal gr. alfábetos, comp. dei nomi delle due prime lettere] [ALG] [FAF] [INF] Un insieme finito di segni, con il quale sia possibile sviluppare un certo sistema [...] di simboli o, come si dice usualmente, un linguaggio: v. logica: III 483 c. ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] verità come coerenza stando alla quale, senza uscire dal linguaggio, il valore semantico di una proposizione è valutabile sulla ’essere non appena ci si rese conto, in particolare con C.G. Hempel, che persino nella sua forma liberalizzata (quella ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] uomo e della società: si dedicarono a ricerche specifiche sul rapporto tra corpo e mente (in particolare, con P. Cabanis), sul linguaggio (con Volney) e sull’economia (con J.B. Say).
L’attività di opposizione svolta dagli idéologues sulla stampa e in ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] alla fine dell’Ottocento con l’opera di W. James e di F.C.S. Schiller il p. accentuò i suoi aspetti etici e vitalistici. sorgere del ‘sé’, ossia della mente individuale, attraverso il linguaggio. Con Morris invece si ha l’incontro tra il p. ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] il nome nel metalinguaggio di un qualunque enunciato di un certo linguaggio L (nome solitamente, ma non necessariamente, ottenuto racchiudendo l’enunciato , che generalizzava idee espresse originariamente da C.S. Peirce nell’ambito metodologico della ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] tener conto nella realizzazione di programmi che intendano adeguatamente simularle.
Un ulteriore sviluppo della teoria dei frames si deve a R.C. Schank e R.P. Abelson, che hanno ampliato con la nozione di script quella di frame: scopo di uno script è ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...