Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] disegni rivelano, inoltre, la conoscenza delle opere di E.-L. Boullée, C.-N. Ledoux, I. Jones e J. Adam. Nel 1779 fu chiamato in sua architettura, caratterizzata dalla presenza di elementi del linguaggio classico (timpani, lesene, ordine gigante, ecc ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] Dello stesso periodo è il tentativo di trasporre il linguaggio pittorico nella nuova ritmica ottica del cinema: V. con le sue Macchine inutili.
Ma di una vera e propria arte c., che mette al suo servizio apparati tecnici sempre più complessi, si ...
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Architetto e teorico dell'architettura (Bologna 1475 - Fontainebleau 1554). Nonostante l'incerta cronologia degli esordî, è indubbia la lunga formazione a Bologna, dove S. iniziò e condusse, fino al 1510 [...] di J. Sansovino, L. Lotto, G. C. Delminio e dei circoli vitruviani locali, diede alle a codice schematico la creatività interpretativa e la complessità del linguaggio all'antica tardorinascimentale, fu ampiamente apprezzata da architetti e ...
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Chevrier, Ferdinando. – Pittore italiano (Livorno 1920 - ivi 2005). Iniziò il suo apprendistato artistico fra il 1934 e il 1936 frequentando lo studio del pittore post-macchiaiolo R. Renucci. Nel 1946, [...] . Dal 1955-'56, sciolti i legami con il MAC, C. indirizzò le sue ricerche pittoriche verso la poetica, allora molto al 2004. Fra il 1980 e il 1990, quando il suo linguaggio artistico aveva raggiunto ormai la piena auto;nomia, tenne molte esposizioni ...
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Nella storia e nella critica d’arte, manifestazioni artistiche, sorte in particolare nel 20° sec., che si discostano deliberatamente da ogni forma di rappresentazione che abbia diretto riferimento con [...] esperienze dell’informale europeo, dalla non-figurazione psichica di C. Bryen e G. Mathieu (i valori psichici si trasmettono un’importanza determinante per l’esigenza di trovare un «altro» linguaggio (art-autre), che non sia un mezzo ma una entità ...
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Abbreviazione dell’inglese high technology, usata per indicare prodotti realizzati con tecnologie avanzate e innovative.
Le origini dell’architettura h. possono essere ricercate nelle opere di ingegneria [...] britannici quali M. Hopkins, Ahrends Burton & Koralek, C. Price, E. Jiricna e J. Ritchie; i finlandesi Gullichsen l’uso variegato delle tecnologie avanzate non sembra aver prodotto un vero e proprio linguaggio architettonico high-tech. ...
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Architetto statunitense (n. Los Angeles 1949). È considerato uno dei più innovativi architetti californiani, da sempre impegnato nella messa a punto di un metodo di lavoro che può essere descritto come [...] di sviluppare la specificità di ciascun progetto in un linguaggio architettonico d'avanguardia.
Vita e opere
Dopo aver collaborando (tra il 1974 e il 1976) con P. de Bretteville e C. Hodgetts. Fondato nel 1976 lo studio Morphosis, insieme a T. Mayne ...
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Pseudonimo di duo di artisti polacchi composto da Bezt, pseudonimo di Mateusz Gapski (n. Turek 1987) e Sainer, pseudonimo di Przemek Blejzyk (n. Lodz 1988), massimi protagonisti della pittura murale contemporanea. [...] notevole sensazione di realismo, dialoga armonicamente con un linguaggio fantastico, dove l’espressività caricaturale riporta la dell’Europa dell’Est. Le colossali pareti dipinte dagli E.C. accendono i grigi palazzi dei paesi ex-sovietici, così come ...
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Fotografo statunitense (n. New York 1938). Impegnato dapprima nella pubblicità, si è dedicato poi, dal 1963, all'attività di fotografo di strada, alla maniera di H. Cartier-Bresson e G. Winogrand. Concentratosi [...] fine degli anni Sessanta, ha elaborato un linguaggio che gli ha consentito di valorizzare le potenzialità , 1978; Bystander; A history of street photography, in collab. con C. Westerbeck, 1994; Joel Meyerowitz, 2000; Tuscany. Inside the light, in ...
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Artista concettuale statunitense (National City, California, 1931 - Venice, California, 2020). Dopo aver studiato arte al San Diego state college (1949-53) e all'Otis art institute di Los Angeles (1957-59), [...] by geranium, 1966-68, Basilea, Kunstmuseum); prendendo le mosse dallo strutturalismo di C. Lévi-Strauss, B. ha utilizzato il valore suggestivo e ironico del linguaggio combinando, secondo il metodo del collage, giochi di parole o frasi con frammenti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...