Architetto italiano (Roma 1904 - Marmore 1984). Uno degli esponenti più inquieti del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale), inizialmente legato alle eredità linguistiche novecentiste si [...] intensificò la propria attività sottoponendo a verifica il linguaggio razionalista attraverso un dettagliato studio dei metodi costruttivi la pubblicazione del Manuale dell'architetto, redatto insieme a C. Calcaprina, A. Cardelli e M. Fiorentino, per ...
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Pittore e scultore (Vienna 1925 - Milano 1969). Partecipò alla Resistenza dal 1943, fu poi arrestato a Roma dalle SS e liberato nel 1945; nel dopoguerra a Firenze si laureò in scienze politiche e sociali. [...] , che caratterizzeranno tutta la sua produzione (Il grande linguaggio, 1963, Roma, Gall. naz. d'arte moderna moderna). Presente nel 1958 alla mostra di poesia visiva allestita da J.-C. Lambert a Düsseldorf, si occupò anche di teatro e illustrò, tra ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] mito dell’antico si estende e si trasforma. Prima di Aristotele c’è Platone, ci sono Socrate e Pitagora e i filosofi antichissimi e dell’architettura del gotico, prende forma un linguaggio che sempre più direttamente attinge al vocabolario classico ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] o T.W. Adorno, nel secondo vanno incluse ricerche come quelle di A. Boime, C. Charle, H.S. Becker, W. Kemp, P. Bourdieu. Nel terzo caso, e presentazione delle notizie. Ciò implica spettacolarità e un linguaggio che enfatizza i conflitti, vale a dire ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...]
Cratineo Riportato nel nome al poeta Cratino (5° sec. a.C.), che usò tale v. nella parabasi delle sue commedie: è termine non è pertanto sinonimo, come spesso accade invece nel linguaggio comune, di direzione: su ogni direzione sono possibili due v ...
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Vena d’acqua a getto continuo e luogo da cui l’acqua scaturisce; anche getto d’acqua artificiale, architettonicamente configurato (➔ fontana). Per estensione, principio, origine, ciò da cui qualche cosa [...] in base ad un meccanismo stabilito dapprima con la l. n. 86/1989 (c.d. La Pergola) e, successivamente, con la l. n. 11/2005: e mobiliari, anche i cosiddetti capitali personali). Nel linguaggio fiscale la locuzione è intesa nel primo dei due ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] successivo dibattito metodologico si segnalano, a parte A. Lösch, nel mondo anglosassone C.D. Harris, D. Harvey, W. Isard e B.J.L. Berry tripartizione di K. Bühler, sei funzioni del linguaggio: la funzione emotiva, incentrata sull’emittente, diretta ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] P. o, come altri pensano, di un omonimo del sec. 2º a. C. Il dio, che è nudo, mostra il corpo giovanile mollemente sinuoso, regge con , le quali diverranno tipiche, e che saprà farne uno degli elementi caratteristici del suo linguaggio formale ...
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Pittore (Delft 1632 - ivi 1675). Sono molte scarse le notizie sulla sua vita, e limitato il numero delle opere sicure (meno di quaranta dipinti, e solo tre datati con certezza: S. Prassede, 1655, coll. [...] e dal vivo colorito, mostrano la conoscenza del linguaggio postcaravaggesco mediato forse dai pittori della scuola di Utrecht l'influsso dell'arte di Rembrandt, forse appresa anche attraverso C. Fabritius. Poco prima del 1660 gli interessi di V. ...
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Figura (disegno o fotografia) stampata o inserita in un volume o in un periodico.
L’uso di illustrare un testo compare in epoca antichissima, prevalentemente circoscritto nell’antico Egitto a opere di [...] (Trattato delle sfere di Eudosso, 2° sec. a.C., Vienna, Nationalbibliothek). Con il passaggio dal rotolo al codice medievale ha creato immagini allegoriche e simboliche, in un linguaggio iconografico autonomo rispetto al testo (la scrittura figurata, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...