Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] distinguere rigorosamente tra il discorso di precisazione del linguaggio medico e un'altra forma di interpretazione, ̓mn, ı̓tm, ʒst, ı̓cḫ) oppure con ı̓w ı̓r.f cʒ n (seguito dal nome della divinità) come primo elemento. Poiché in tutti i gruppi ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] 'architettura (e il ruolo che assumono la decorazione scultorea e le vetrate); infine, il lato stilistico del c., ossia il linguaggio artistico proprio delle fasi qualificanti di una costruzione. La storiografia artistica infatti indica talvolta con ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] a forma di chiesa con numerose torri, il cui linguaggio formale appare desunto dall'architettura delle cattedrali coeve, come nel of Ireland, s. VI, 12, 1923, pp. 74-93, 151-176; C. Cecchelli, Il Tesoro del Laterano, Dedalo 7, 1926, pp. 139-166, 231 ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Insediamenti basiliani nel Messinese, ivi, pp. 845-867, tavv. XXIV-XXX; C.G. Canale, Chiese monastiche basiliane del periodo normanno in Sicilia e in Calabria. Note sul linguaggio architettonico medioevale, ivi, pp. 869-876, tavv. XXXI-XLIV; G. Lowry ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] de Naranco (metà del sec. 9°), in forma di aula a tre navate, le c. a camera rettangolare, come la Cámara Santa (sec. 9°) sempre a Oviedo o quella transalpina in chiave monumentale e il linguaggio architettonico venne differenziato sulla base delle ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] penisola.B. fu un centro dei Sanniti fino al 268 a.C., quando i Romani, mutandone il nome di Maloenta o Maleventum in (Meomartini, 1889, p. 379). Maestri locali, con un linguaggio nel quale rifluiscono forme tardoromaniche e bizantine, islamiche e di ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] nella prima metà del Trecento operano di persona il Maestro della c.d. S. Caterina Gualino e una serie di pittori quali il Maestro di Beffi, l'altra converge verso il linguaggio diffuso nell'Umbria meridionale e invita ad accostarle alle Storie ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] sec. 11°, la prima definizione del linguaggio romanico si identifica tradizionalmente in un gruppo romanica: testimonianze monumentali e storico-artistiche, ivi, pp. 102-107; C. Maccabruni, La Torre Civica come luogo della memoria, in La Torre ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] sito del Tempio ebraico, ampliato al tempo di Erode (40-4 a.C.) con la realizzazione di una spianata artificiale. La città di Davide dell ciò che era dietro di essa. Secondo il linguaggio consueto ai momenti qualitativamente alti della storia dell' ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] che in realtà tra il prodotto d'arte e gli oggetti d'uso non c'è soluzione di continuità (Kroeber, 1952; Maltese, 1970, p. 186).Nell' tali enunciati - e, più in generale, del linguaggio in cui sono formulati - rispecchi la struttura del reale ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...