Complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologie diverse, i vari elementi che consentono la formulazione di giudizi su un’opera d’arte. Il concetto di c. letteraria [...] che ha per oggetto il ‘bello’ e alle cui vicende la c. è strettamente connessa.
Dai Greci sino all’incirca al Settecento l’ e del suo contenuto, e alla specificità del linguaggio letterario rispetto a qualunque forma di comunicazione linguistica ...
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Arte di comporre azioni danzate in armonia con la musica. Al significato odierno di c. si giunse solo nel Settecento, quando si diffuse la figura del coreografo, annotatore e insieme compositore di danza.
Precedentemente [...] meraviglioso di B. Bartók, Romeo e Giulietta di S. Prokofev ecc. In altre c. domina l’idea creativa del coreografo e quindi l’autonomia del linguaggio danzato, senza una stretta dipendenza dalla musica: Ballata senza musica di A. Milloss (1950 ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] . Dewey, che ha ripreso una distinzione già introdotta da C.S. Peirce. Vengono così chiaramente distinti nell’a. due definiti (processo di entificazione) o, se si vuole, con linguaggio meno preciso, nel considerare come un nuovo ente «quello che vi ...
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Diritto
Con il termine si intende, soprattutto nel linguaggio giudiziario, l'attività diretta a stabilire l'identità di una persona, di una cosa, di un elemento astratto, eseguita in base a dichiarazioni [...] guente procedimento (v. fig.): si portino a coincidere i quattro punti A, B, C, D in un sol punto Ā; a ogni punto P di AB si associ complesso edipico: il bambino vuole avere il padre (nel linguaggio della fase orale, vuole ‘mangiarlo’) o vuole essere ...
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Nel linguaggio filosofico e scientifico, concezione secondo la quale gli accadimenti della realtà metafisica, fisica o morale sono reciprocamente connessi in modo necessario e invariabile. In particolare [...] interpretazioni e limitazioni. Il d. nella sua forma moderna fu affermato con particolare vigore dal positivismo e dal materialismo dell’Ottocento. Non c’è accadimento del presente che non sia totalmente determinato da accadimenti del passato, e non ...
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Religione
Nel linguaggio religioso, la grazia in genere, come dono elargito da Dio; nel linguaggio teologico cristiano, la semplice grazia santificante, infusa a tutti i credenti con il battesimo, oppure [...] fondare una nuova identità collettiva. In definitiva, per Weber il c. si instaura in uno stato di intensa esaltazione emotiva, che gruppo: ed è per questo che ogni autorità fondata sul c. risulta estremamente precaria e tende con il tempo a essere ...
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In generale, nel linguaggio scientifico e tecnico, quantità o grandezza che non varia al variare delle grandezze che intervengono nel problema considerato; in questo senso c. è contrapposto a variabile, [...] dal raggio della particolare circonferenza considerata. Si parla di c. anche per indicare un numero determinato, o un stato fisico dei corpi interessati. Infine, spesso s’intende per c. una quantità, generalmente e in vario modo associata a una ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] Halle 1926; Th. Reinach, La musique grecque, Parigi 1926, pp. 151-152; C. Del Grande, Sviluppo musicale dei metri greci, Napoli 1927, pp. 37-46. come mezzi atti a fornire al candidato il linguaggio per gesti, uno dei segreti più importanti della ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] et illustration de la langue québécoise (1979), o di C. Péloquin (n. 1942). Dal fermento innovativo nasce la Nouvelle écriture, cui fanno capo poeti alle prese con sperimentazioni sul linguaggio: M. Beaulieu (n. 1941: Indicatif présent, 1977; Visages ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] modo di pensare, di vedere la vita. Direi che il mio linguaggio è stato formato dal teatro. Ma non ho pensato a questo estetica (e/o poetica) da un lato ed etica dall'altro: e c'è del vero in ognuna di queste interpretazioni. Ma il cuore del Manifesto ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...