Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] di Corpo. A questo tipo di spettacoli diede un grande impulso C. Monteverdi con il suo Orfeo (1607), ma soprattutto con L’ cioè di mezzi diversi), multilinguistici (uso di differenti linguaggi) e multiculturali (uso di diverse tradizioni culturali). ...
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(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] linguistico i tentativi di tradurre in ortografia fonetica il linguaggio dei contadini meticci, detti appunto jíbaros. A. de presenti, in maggior o minor misura, nei romanzi e nei racconti di C. Rodríguez Torres, T. López Ramírez, A.L. Vega e M. ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] Sono così comunemente designati le migrazioni e gli spostamenti dei popoli germanici che, a cominciare dai sec. 4°-5° d.C., entrarono nel territorio dell’Impero romano e vi si insediarono. La designazione, ancora frequente nell’uso e nei manuali di ...
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Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] suoi generali (➔ diadoco). Con la battaglia di Ipso (301 a.C.), che pose fine al tentativi di Antigono di ricostituire a unità l propria industria di amplissime proporzioni. In tal modo il linguaggio artistico dell’e. si diffuse in tutti i mercati ...
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Città dell’Inghilterra sud-orientale (134.100 ab. nel 2005), situata nella contea omonima (Cambridgeshire; 3046 km2 con 597.400 ab. nel 2007), 90 km a NE di Londra. Sorge in pianura sulla destra del fiume [...] (16° sec., con biblioteca gotica). La biblioteca dell’Università ha una parte neoclassica di C.R. Cockerell (1837-40).
Tra gli edifici del 20° sec.: l’Impington Village a privilegiare l’analisi del linguaggio comune; sue caratteristiche sono la ...
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Antropologia
Genericamente, gruppo etnico di ordine semplice, i membri del quale parlano uno stesso linguaggio, hanno consapevolezza di costituire un organismo sociale ben determinato e politicamente coerente, [...] remoto capostipite comune, per lo più mitico.
Nel linguaggio dell’antropologia evoluzionista del 19° sec., il termine e nel Piceno. Già a partire dalla fine del 4° sec. a.C., ma su scala sempre più larga dopo il 241, ogni nuova zona incorporata ...
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(russo Azerbajdžan) Regione della Transcaucasia (192.550 km2 con 18,1 milioni di ab.), politicamente divisa tra la repubblica omonima e l’Iran, che affaccia a E sul Mar Caspio. Il paese include: a N, l’estrema [...] (seconda metà del 2° millennio-prima metà del 1° millennio a.C.) sorsero importanti centri di produzione del bronzo.
Storia
Dopo aver formato uno (scuola di Tabriz), che elaborarono un linguaggio figurativo originale, erede di tradizioni pittoriche ...
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In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti; anche, ciascuno dei punti che vengono fissati in una convenzione, in un accordo.
Diritto
Nel diritto privato, in generale, contratto, in [...] 2006, n. 55 e disciplinato dagli artt. 768 bis ss. c.c.
Il p. commissorio è l’accordo con il quale si conviene raggiungimento di obiettivi o lo svolgimento di programmi comuni.
Religione
Nel linguaggio biblico, il p. (ebr. bĕrith; gr. διαϑύκη; lat. ...
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Città della Scozia occidentale (632.000 ab. nel 2005; 1.530.000 nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), nell’omonimo distretto amministrativo che comprende l’area urbana. È estesa sul fiume [...] 19° sec. e l’inizio del 20°, con le realizzazioni di C.R. Mackintosh, (School of art, 1896-99 e 1906-09 ecc.), G. fu centro importante nell’elaborazione del linguaggio liberty. Edifici neogotici (Templeton’s carpet factory) e complessi industriali ...
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Oratore ateniese (436-338 a. C.). Seguace del sofista Gorgia, aprì ad Atene una scuola per l'insegnamento dell'eloquenza; nelle sue orazioni perorò l'unità panellenica in funzione antipersiana. Invocò [...] presso Gorgia, accettandone la psicagogia, per cui il linguaggio è soprattutto mezzo di persuasione. Fino al 390 (Roma, Villa Albani), derivato da un originale del 4° sec. a.C.; l’amico Timoteo aveva dedicato a Eleusi una statua-ritratto di I., ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...