Linguista di origine rumena, nato a Mihăileni il 27 luglio 1921. Ha compiuto gli studi universitari presso l'università di Roma, e ha insegnato dal 1951 nell'università di Montevideo e dal 1963 in quella [...] è autore di numerosi articoli e volumi dedicati alla teoria del linguaggio (Forma y sustancia en los sonidos del lenguaje, 1954, der Antike bis zur Gegenwart, 2 voll., 1974-752).
C. ha consacrato ai fondamenti e ai principi della sintassi funzionale ...
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Linguista, nato a Roma il 7 gennaio 1943, morto ivi il 14 agosto 1988. Professore ordinario di glottologia all'Università "La Sapienza" di Roma (1980-1988), condusse una vasta e originale attività di ricerca [...] linguistica generale e di sociolinguistica, ai rapporti tra antropologia e linguaggio, alla storia della scrittura.
Come linguista storico e specialista di lingue del Vicino Oriente, C. ha rivolto particolare attenzione ai contatti tra lingue e alle ...
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Glottologo, nato a Bologna il 24 dicembre 1913. Allievo di C. Merlo, E. Benveniste e J. Vendryes, ha studiato all'università di Pisa e alla Scuola normale superiore della stessa città, all'università di [...] suoi scritti: Le voci di origine gallica (1941); Storie del porco di Mac Dathó (1945); Tra storia e linguaggio (1949); Considerazioni su alcune correnti linguistiche attuali (1953); Due studi irlandesi (1959); Leopardi linguista ed altri saggi (1963 ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] assumono la seguente forma: 'Dopo A, al posto di B, si inserisce C, quando segue D'. Pāṇini esprime questa formula e rende tale generalizzazione relativa al linguaggio introducendo espressioni artificiali che fanno un uso metalinguistico dei casi del ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] decenni successivi, i ricercatori europei si dedicarono all'individuazione di ulteriori sedi delle facoltà del linguaggio. Si distinse tra questi C. Wernicke, che descrisse una lesione diversa, ritenuta la causa di deficit di comprensione in pazienti ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] colei che l’aspettava questa risposta»: Dec. III, 6, 19). C’è nel Decameron anche un uso quasi pleonastico dei verbi modali (➔ modali direttamente (e non solo attraverso le traduzioni) col linguaggio scientifico. In questo settore spicca l’operato di ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] ne valga e non ne discorra con alcuno. Nella relazione del Viani c’erano anche delle insinuazioni sulla ispezione e sul modo come Lei l’aveva certa pregnanza, confermando il tradizionale distacco del linguaggio poetico da quello comune: l’uomo è ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] 'homo sapiens aveva creato da lungo tempo con il linguaggio orale un sistema di segni organizzati che gli consentiva di nella squadra di lavoro vi sono sei operai la cui razione è di c, tranne per un operaio cui spettano 2c; infine alle tre operaie ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] umano nasce provvisto della capacità di apprendere e usare il linguaggio materno. Tale capacità, che sembra essere presente nell' cambiare il significato delle parole. In italiano, per esempio, c e p sono prodotti e percepiti come differenti fonemi in ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] grafia schernevole per americano, o, come nel linguaggio degli sms (➔ posta elettronica, lingua della), scrivere posto della quale viene compiuta una certa azione (casi b. e c.);
(c) la persona a vantaggio della quale l’azione è compiuta (casi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...