Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] penserò (Italo Svevo, Novella del buon vecchio e della bella fanciulla)
(c) Minimamente vale «pochissimo»:
(20) Se l’una o l’altra accennava piace assai.
(c) Grandemente «in misura notevole», non è molto frequente:
(28) Esso linguaggio si distingue ...
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Per convenevoli s’intende un insieme di atti e formule verbali che denotano un comportamento formalmente cortese e che si ripetono in maniera rituale in determinate circostanze. Espressioni quali come [...] va?
B: Io abbastanza bene # senti_
D: Dimmi
B: Eh volevo dirti che eh c’è qui la XYZ no? # allora uno era una proposta di_ bo’ seratina_ o questa espressioni e formule che rivelano la sensibilità del linguaggio verso la ‘faccia’ che parlante e ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] comune voi (➔ allocutivi, pronomi);
(b) lui, lei, loro riferiti a cose;
(c) gli «a lei», «a loro»;
(d) questo, quello, uno come pronomi è anche bugiardo).
Tra gli avverbi propri del linguaggio colloquiale si segnalano: affatto e assolutamente, usati ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] lettera all’amico Lucio Papirio Peto, datata tra il 44 e il 46 a.C. (Lettere ai familiari IX, xxii); vi si legge tra l’altro:
de’ Paratesi, Nora (2009), Eufemismo e disfemismo nel linguaggio politico e nell’italiano di oggi, in Euphémismes et ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] frase
(25) si tratta [del tuo futuro]sintagma preposizionale
(c) Entro la classe dei verbi bivalenti, che comprende il monovalente, può avere il significato di «manifestare la facoltà di linguaggio» (43), o di «dire qualcosa, comunicare» (44):
...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] (o riportivo o di riserva), molto usato nel linguaggio dei giornali, riferisce in terza persona un fatto supposto altro) sarebbe venuto ~ sembra che forse (o senz’altro) verrà;
(c) completive nominali: il fatto che potrebbe venire non so se ci possa ...
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La storia del parlato filmico è intimamente legata, fin dai primordi del cinema sonoro, alla pratica del doppiaggio. La lingua doppiata, che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati ottenuti, [...] (exactly) invece di sì, hai ragione, sono d’accordo, ecc.; non c’è problema (no problem), e simili (dov’è il problema, è un 2006: 546).
Sullo schermo si deve parlare poco, e il linguaggio di tutti i giorni. Così stando le cose, gli americani sono ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] che permette di dare ordini (1 b.) o concedere permessi (1 c.), ma si ritrova anche negli altri modi usati con la funzione di di cortesia (lo chiami subito, per favore!; ➔ cortesia, linguaggio della), l’infinito negativo (non chiamarlo!; ➔ negazione) ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] situazione in cui siano coinvolti dei bambini, nel cosiddetto linguaggio bambinesco (➔ baby talk). La funzione dei suffissi consiste meno frequente, in casi come besti-acc-ina, pied-on-c-ini, in cui il diminutivo, in posizione esterna, assume ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] ?
Chi e che possono esser rafforzati da mai e, nel linguaggio colloquiale (o volgare), da diamine, diavolo, cavolo, cazzo, ecc (43) hai di che mangiare per una settimana
(44) non c’è di che lamentarsi
Nel dialogo si ricorre anche al frammento di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...