Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] «accademico della Crusca» e di essersi pertanto «servito del linguaggio più comune, rispetto all’universale italiano» (Teatro, vol. per generi e problemi, a cura di F. Brioschi & C. Di Girolamo, Torino, Bollati Boringhieri, 1993-1996, 4 voll., ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] sono comunque numerose. Per es., il fonema /k/ è reso dai grafemi ‹c› (cane, oca), ma anche dai digrammi ‹ch› (chiedere) e ‹qu per la rappresentazione dei fenomeni relativi ai disturbi del linguaggio.
La tavola integrale dei simboli IPA, con ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] grammaticale viene sostituita con espressioni tratte dal linguaggio comune: divertimento per «elisione», maniera per ed efficacia.
Bembo, Pietro (19662), Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino, UTET (1a ed. 1960).
Bembo, Pietro (1987-1993 ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] policategoriali che appartengono a più classi: per questi non c’è dubbio che solo la considerazione della posizione e ), Una grammatica ragionevole per l’insegnamento, in Scienze del linguaggio ed educazione linguistica, a cura di G. Berruto, Torino ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] frames con valore coesivo e chunks lessicali tipici del linguaggio parlato; Lewis 1997: 257), a cui le seno, vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso / cacciato;
(c) la mitologia classica: pomo della discordia, supplizio di Tantalo, spada di ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] corrisponde amante, ganza o dama, solo l’uomo è adulto;
(c) se la donna è collaboratrice domestica, l’uomo è operaio o Berretta, Monica (1983), Per una retorica popolare del linguaggio femminile, ovvero: la lingua delle donne come costruzione ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] salve; le formule di ringraziamento (grazie, prego, non c’è di che), di presentazione (molto lieto, piacere) conversazione, in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, Milano, Feltrinelli 1978, pp. 199 ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] Sul piano grafico si nota un maggior impiego nel linguaggio pubblicitario delle lettere non tradizionali (specie k, y e Linguistik (LRL), hrsg. von G. Holtus, M. Metzeltin & C. Schmitt, Tübingen, Niemayer, vol. 7°, pp. 291-309.
Sullam ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] interpunzione: per es., in iscrizioni anteriori al V secolo a.C. sono attestati il tratto verticale e i tre punti, -164.
Lepschy, Anna Laura & Lepschy, Giulio C. (2008), Punteggiatura e linguaggio, in Mortara Garavelli 2008a, pp. 3-24.
Maraschio ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] di una tipologia specifica, per esempio testi dal web, un linguaggio tecnico, la lingua parlata o un dato periodo storico. Poiché audio corrispondenti alle trascrizioni.
Il corpus italiano del progetto C-ORAL-ROM (Cresti & Moneglia 2005; http ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...