L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] all’elaborazione di una teoria del linguaggio e alla comprensione delle regolarità universali non lo ascolta») o riprodotti come parte del verbo che accompagnano (soprattutto c-è, che dà luogo a formazioni analogiche quali ciono «ci sono», cerebbe ...
Leggi Tutto
La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] , ai cui problemi e destini la Chiesa restò sempre indifferente.
Nella predicazione informativa e argomentativa c’era invece un lavoro sul linguaggio che ne implicava la consapevolezza e sembrava dover essere attrezzato in vista di una crescita ...
Leggi Tutto
Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] Gads.
Weinrich, Harold (1988), Preposizioni incolori? Sulle preposizioni, franc. de e a, ital. da, in Id., Lingua e linguaggio nei testi, prefazione di C. Segre, Milano, Feltrinelli, pp. 139-180 (ed. orig. Sprache in Texten, Stuttgart, Klett, 1976). ...
Leggi Tutto
CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] chi parla quanto chi ascolta abbiano il medesimo sentimento del rapporto che c'è fra un'idea e i fonemi articolati. Nella evoluzione di questo fenomeno che noi diciamo linguaggio abbiamo dunque due forze: una conservativa ed una creatrice. La forza ...
Leggi Tutto
La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] regola di grammaticali parole» che, per la filosofia del linguaggio d’età medievale e umanistica, era il presupposto e 1990), Seicento e Settecento, in Storia della linguistica, a cura di G.C. Lepschy, Bologna, il Mulino, vol. 2º, pp. 313-395.
Tavoni ...
Leggi Tutto
Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] scomparse le coppie minime del tipo se[kː]i (plur. di secco) ~ se[cː]i (plur. di secchio); monottongamento di /wɔ/ (b[ɔ]no); perdita dell’ antiveristica del Chianti fiorentino, in un linguaggio autentico perché creato in sintonia con una ...
Leggi Tutto
I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...]
(b) di terza persona: sing. Lei, Le; pl. Loro;
(c) raramente di prima plurale, nel cosiddetto noi inclusivo (per es., il medico -276 (trad. it. Pronomi del potere e della solidarietà, in Linguaggio e contesto sociale, a cura di P.P. Giglioli & ...
Leggi Tutto
di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] ?
p9: non lo so, das weissi nöd [«non lo so, non lo so»], c’ho un cugino im Fall, nei nöd [«per esempio, no»], il marito della mia giuridico-amministrativa) ma fa da intermediario del linguaggio della conversazione. Dall’alveo della tradizione della ...
Leggi Tutto
Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] leggermente inclinato da una parte, e in genere non c’è aggrottamento delle sopracciglia né espressione di curiosità. Delle
Carpitella, Diego (1981), Cinesica 1. Napoli. Il linguaggio del corpo e le tradizioni popolari: codici democinesici e ...
Leggi Tutto
In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] caso indicano più di uno degli insiemi che designano:
(3) c’erano comitive di ragazzi e di ragazze
(4) due bande di di) e circostanza (la circostanza che/di). Ma nel linguaggio colloquiale (➔ colloquiale, lingua) hanno questa funzione anche altri ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...