Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] anche nell’ambito della lega anseatica, e a Colonia c’era la più grande comunità italiana in Germania.
I recitare cantando, cioè per potenziare e ampliare la gamma espressiva del linguaggio verbale» (Coletti 2005: 29); il termine opera è attestato ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] mancata apertura dell’ambiente italiano alle nuove scienze del linguaggio, che fiorivano invece in altre parti del mondo.
scrittura dei semicolti, formalmente non sono delle novità: di nuovo c’è il fatto che questi modi ibridi non sono più fenomeni ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] in cui è compromesso il valore morfologico delle parole (ce per c’è, lo per l’ho), seguiti dalle mancate corrispondenze tra suono Laterza.
De Mauro, Tullio (1977), Scuola e linguaggio. Questioni di educazione linguistica, Roma, Editori Riuniti.
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] Per guarirne non gioverebbe la imitazione del linguaggio fiorentino attuale, tralignato anch'esso dal ital., CXXI (1943), pp. 134-57 (spec. 134-37); A. Vallone, L'opera di A.C., in Atti d. Accad. di scienze,lett. e arti di Palermo, s. 4, X (1949-50 ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] cercate con la consapevolezza che i movimenti gestuali possono esprimere il linguaggio prima di quelli vocali.
Bibliografia
Armstrong 1995: Armstrong, David F. - Stokoe, William C. - Wilcox, Sherman E., Gesture and the nature of language, Cambridge ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] (1971), Sistema, norma e «parole», in Id., Teoria del linguaggio e linguistica generale: sette studi, Bari, Laterza, pp. 19-103 italiana tra norma e uso, in Riflettere sulla lingua, a cura di C. Marello & G. Mondelli, Firenze, La Nuova Italia, pp ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] mai. Anche Boccaccio aveva adoperato, in certe parti del Decameron (per es. quelle dialogiche) un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi in cui c’era il rischio della mimesi di parlato, ma quelli in cui lo stile era più ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] of English in New York City, Washington (D.C.), Center for Applied Linguistics.
Labov, William (1977), L’influenza relativa della famiglia e dei compagni sull’apprendimento del linguaggio, in Aspetti sociolinguistici dell’Italia contemporanea. Atti ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] dei più forti # è uno dei più forti che c’è che c’è sicuramente
Naturalmente, in molti casi la ripetizione è usata in situazioni parlate formali (per es., nel linguaggio politico; ➔ politica, linguaggio della) o nella scrittura contemporanea (per es ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] prosegue secondo una serie di passi pressoché obbligati, "Sono X.Y. C'è/posso parlare con W.Z.?". Il frame pilota la decodifica, alcune categorie di portatori di handicap (per es., il linguaggio dei segni dei sordomuti). Scendendo, poi, nella scala ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...