RUSHDIE, Salman
Maria Stella
RUSHDIE, Salman (propr. Ahmed Salman)
Scrittore indiano naturalizzato inglese, nato a Bombay il 19 giugno 1947. Dopo un'infanzia trascorsa nel Kashmir e successivamente [...] , Grimus (1975), ispirato al poema mistico Manṭiq al-ṭayr (Il linguaggio degli uccelli) del persiano Farīd al-Dīn ῾Aṭṭār (sec. 12°), letters: freedom to speak, freedom to write, Dingle 1993.
C. Cundy, Salman Rushdie, Manchester-New York 1997.
M.Gorra ...
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Scrittore, traduttore, critico di letteratura e d'arte, nato a Navacchio (Pisa) il 15 ottobre 1914. È stato professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'università di Firenze [...] specifica storicizzazione. Studi come La funzione simbolica del linguaggio (1972) e il recente Evento immobile (1988) Bibliografia di P. Bigongiari (marzo 1933−aprile 1986), a cura di M. C. Papini, ivi 1986; O. Macrì, Studi sull'ermetismo. L'enigma ...
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Scrittore statunitense, nato a New York il 20 novembre 1936. Figlio di italiani immigrati nel Bronx, è cresciuto nel settore italiano di questo quartiere, Fordham, e ha studiato alla Fordham University. [...] Great Jones street (1973; trad. it. 1997), è il linguaggio stesso, o meglio l'incapacità di dire la realtà senza essere Ill.) 1987.
Introducing Don DeLillo, ed. F. Lentricchia, Durham (N.C.) 1991.
New essays on "White noise", ed. F. Lentricchia, ...
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Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] L. Irigaray, J. Lacan sui rapporti tra scrittura e corpo, linguaggio e sessualità, ha pubblicato Le rire de la Méduse (1975), L'heure de Clarice Lispector (1989). Il teatro ha fornito a C. uno spazio ulteriore nel quale inscrivere la voce del corpo e ...
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VALERI, Diego (App. I, p. 1106)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Roma il 27 novembre 1976. La critica più recente ha avvertito, al di là dell'apparente facilità dei suoi versi, una vocazione [...] dei ritmi metrici e della rima, un linguaggio poetico idoneo a esprimere quell'incantevole leggerezza, Corriere della sera, 15 ag. 1965; E. Falqui, in Un po' di poesia, Firenze 1968; C. Bo, in L'Europeo, 17 dic. 1970; A. Bocelli, in La Stampa, 9 ott. ...
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Poeta e scrittore tedesco, di lontana origine veronese, nato a Tölz (Alta Baviera) il 15 dicembre 1878. Figlio di un medico e medico egli stesso, il C., eccettuati il periodo della guerra mondiale (i cui [...] finissimo humour; tipico è l'accoppiamento tra un linguaggio severo, preciso, di un'esattezza quasi scientifica, difficile a raggiungere.
Trad. ital.: Il medico Gion, a cura di C. Prampolini, Milano 1933; Infanzia e adolescenza, a cura di B. Tecchi ...
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Scrittore spagnolo; nel 1991 ha ricevuto il premio Letras Españolas e nel 1993 il premio Miguel de Cervantes. Nelle opere pubblicate dopo il ritorno della democrazia in Spagna, D. non ha abbandonato il [...] punto di vista, dall'altro ha arricchito il suo linguaggio, puntando sull'immediatezza della lingua colloquiale. La forte , 13, 14 y 15 de noviembre de 1991, a cura di C. Cuevas García, Barcelona 1992; Miguel Delibes. Premio Letras Españolas, 1991, ...
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VOLPONI, Paolo
Alessandra Briganti
Narratore e poeta, nato il 6 febbraio 1924 a Urbino dove ha compiuto gli studi fino alla laurea in giurisprudenza nel 1947. Assunto nell'azienda di A. Olivetti, ha [...] del romanzo. Più compatto invece nella struttura e nel linguaggio La macchina mondiale (Milano 1965), in cui si riaffaccia Firenze 1962; A. Guglielmi, Vero e falso, Milano 1968; G.C. Ferretti, Volponi, Firenze 1972; F. Camon, Letteratura e classi ...
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Scrittrice statunitense, nata a Cornwall-on-Hudson (New York) il 12 giugno 1892, morta a New York il 18 giugno 1982. Studia arte a New York ed esordisce giovanissima come giornalista. La sua prima opera, [...] di teatro alienante per le difficoltà del linguaggio e le implicazioni della trama. Negli ultimi New York 1977; A. Cagidemetrio, Una strada nel bosco, Vicenza 1980; C. Ricciardi, D. Barnes, in I contemporanei. Letteratura americana, a cura di ...
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JÜNGER, Ernst
Luigi Quattrocchi
(App. II, II, p. 132)
Scrittore tedesco. In provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere, J. si conferma e anzi si consolida come aristocratico anarchico, [...] elevato sino alla ricercatezza e per il linguaggio spesso volutamente cifrato che reclama una disagevole 1991); H.P. des Coudres, Bibliographie der Werke E. Jüngers, ivi 1985; C. Galli, Al di là del progresso secondo E. Jünger: ''magma vulcanico'' e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...