L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] espressione e la materia ch'io tratto, fra il mio pensiero e il mio linguaggio" (Faville del maglio, 1924, in G. D'Annunzio, Prose di ricerca , concorso ad alimentare, come sostiene il critico J.-C. Bonnet, un disinteresse per l'autore come persona ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] comincia, viene sommersa e inghiottita dalle strutture impersonali del linguaggio. Chi parla, all'interno del circuito di segni rappresentato , l'antropologia, stando a quanto asserito dall'americano C. Geertz in Works and lives (1992), non esita ...
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PERIODICI (XXVI, p. 756)
Olga PINTO
Italiani. - Le vicende italiane del decennio, come sui giornali quotidiani (v. giornale e giornalismo, in questa Appendice), ebbero riflesso sui periodici di cultura [...] se qualche scrittore riuscì a sottrarvisi rifugiandosi in un linguaggio allusivo, non avvertito dai censori disattenti o incolti (1937-43); Il libro italiano nel mondo, a cura dell'I.R.C.E. (1940-43); La Nuova Italia (1930-43); La Rassegna nazionale ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] in parallelo, senza sovrapporre i propri schemi preconcetti, e ascoltando la voce e il linguaggio dell'altro (è un fenomeno strettamente legato all'espansione che la c. sta vivendo in Paesi come il Giappone e la Cina).
Il problema di un ascolto ...
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WOLFRAM von Eschenbach
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato verso il 1170 nella media Franconia, morto fra il 1219 e il 1225: la sua famiglia pare aver avuto sede a Eschenbach, cittadina a sud-est di [...] sano e robusto ma grave della vita. Come il linguaggio della poesia, colorendosi di aspetti della vita reale, invadenza e, soprattutto, con la stessa compatta consistenza umana. Se c'è un poeta medievale che, a leggerne l'opera, dia compiutamente ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] nella tradizione medievale e rinascimentale, 1979). Teoria e storia, ideologia e linguaggio si intrecciano qui strettamente nella definizione del collegamento tra c. e carnevale, nell'individuazione del carattere ambivalente del riso carnevalesco ...
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SARAMAGO, José
Ettore Finazzi Agrò
Narratore, poeta e drammaturgo portoghese, nato ad Azinhaga (Ribatejo) il 16 novembre 1922. Trasferitosi con la famiglia a Lisbona, fu costretto a interrompere gli [...] il prodotto di una ricerca laboriosa sul linguaggio nonché di una selezione tematica assolutamente a pós-modernidade em Portugal: Saramago revisita Pessoa, ibid., pp. 41-48; T.C. Cerdeira da Silva, José Saramago entre a história e a ficção: uma saga ...
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MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] Drei Frauen: tre ritratti di donne in cui più del linguaggio tendente al simbolo e alla stilizzazione, è semmai una certa 353-355; A. Manfredi, L'uomo senza qualità, in Paragone, fasc. C, 1958, pp. 148-159; W. Jens, Statt einer Literaturgeschichte, 3 ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898, morto a Berlino il 14 agosto 1956. Figlio di un dirigente industriale, si iscrisse, a Monaco, alla facoltà di medicina, ma frequentò, [...] è andato sempre meglio elaborando un originale linguaggio scenico e letterario. Im Dickicht der und das Theater, Berlino 1959; R. Grimm, B. B. Die Struktur seines Werkes, Norimberga 1959; C. Walko, B. B., Budapest 1959; P. Chiarini, B. B., Bari 1959. ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] America il suo soggetto poetico, da modulare non con il linguaggio e i metri della tradizione britannica, ma con l'" Que Quiere!), a c. di B. Lanati, Roma 1979.
Bibl.: J. M. Brinnin, W. C. Williams, Minneapolis 1963; W. C. Williams. A collection ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...