Scrittore belga (Monaco di Baviera 1827 - Ixelles 1879). Scrisse le Légendes flamandes (1858) e i Contes brabançons (1861) in un francese arcaico (soprattutto le prime) che egli credeva meglio atto a rendere [...] spagnola e le persecuzioni religiose. Efficace per rendere lo spirito popolare fiammingo è il linguaggio, leggermente arcaicizzante e pieno di gustose espressioni. Il C. contribuì notevolmente a promuovere la rinascita letteraria del Belgio. ...
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Grammatico e poligrafo d'Alessandria (1º sec. d. C.); successe a Teone come capo della scuola alessandrina. Viaggiò molto e fu anche a Roma, sotto Caligola, capo dell'ambasceria alessandrina contraria [...] , citata dagli autori cristiani col titolo Contro i Giudei; Sul ghiottone Apicio; Intorno al mago (Pases); Sul linguaggio dei Romani; Glosse omeriche, in cui la critica si allontanava dalle buone tradizioni della scuola alessandrina; De metallica ...
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Poeta elegiaco greco di Efeso (prima metà del 7º sec. a. C.); ritenuto dagli antichi inventore del pentametro, scrisse elegie guerresche; dei quattro frammenti rimasti, il primo, più noto, contiene un'esortazione [...] gli invasori, forse i Cimmerî, ed è tanto simile alle Esortazioni di Tirteo, che fu attribuito a questo poeta. In questo frammento e negli altri, C., che non ha una personalità poetica, usa con tono elevato il linguaggio tradizionale omerico. ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] et illustration de la langue québécoise (1979), o di C. Péloquin (n. 1942). Dal fermento innovativo nasce la Nouvelle écriture, cui fanno capo poeti alle prese con sperimentazioni sul linguaggio: M. Beaulieu (n. 1941: Indicatif présent, 1977; Visages ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] dimostra artista più potente: forse in tutta la sua opera non c'è nulla di uguale alla morbidezza delle tinte e al respiro riposato la vitalità delle cose, del paesaggio e delle persone.
Il linguaggio del V. è diventato a volte più sfumato, a volte ...
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Scrittore irlandese, nato a Foxrock, sobborgo di Dublino, il 13 aprile 1906, da un'agiata famiglia borghese che nell'Irlanda cattolica era di tradizione protestante e perciò rigorosamente puritana. Nel [...] franc., 1961), Acte sans paroles II (1960; trad. ingl., 1969), Comment c'est (1961; trad. ingl., 1964), Happy days (1961), Play (1963), 1966), Lessness (1970) e Not I (1973). Il linguaggio così spesso deliberatamente disarticolato con cui B. cerca di ...
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Scrittore, nato ad Alì Marina (Messina) il 10 ottobre 1919. Laureatosi con una tesi su Hölderlin, ha esercitato la critica d'arte, e nel 1957 ha pubblicato Codice siciliano (nuova ed. accr. 1978), raccolta [...] 1988, pp. 267-95; S. Lanuzza, Su S. D'Arrigo. Il linguaggio dello Scill'e Cariddi, in Carte segrete, 35 (1977), pp. 101-29; di S. D'Arrigo, in Misure Critiche, 22 (1977), pp. 86-95; C. Marabini, Lettura di D'Arrigo, Milano 1977; G. Raboni, D'Arrigo e ...
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GIUDICI, Giovanni
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, nato a Le Grazie (La Spezia) il 26 giugno 1924. La sua prima fase è compendiata dalla raccolta La vita in versi (1965, 19802), nella quale confluiscono [...] parallelamente anche una degradazione massima del linguaggio: sicché in Salutz (raccolta del 1977; A. Zanzotto, L'uomo impiegatizio, in Corriere della Sera, 28 aprile 1977; C. Ossola, Metrica e semantica in G. Giudici, in Metrica, i (1978); M. ...
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Poeta, nato a Camerino il 4 febbraio 1892. Laureato in legge, volontario di guerra, fu per alcuni anni pretore a Parma; dal 1930 è giudice al tribunale di Roma. Ha collaborato e collabora a numerosi giornali [...] infantile - in un'atmosfera di sogno, di mitico distacco; come c'è la tendenza a una poesia che canti, ma insieme discorra animo, di cose e paesaggi; sono un verso e un linguaggio che, per entro la rarefazione e suggestività musicale care al ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] rimasti sconosciuti. I nomi più illustri che ricorrono nella lista dei compositori sono: C. Monteverdi, P. F. Cavalli, M. A. Cesti, i quali, del tempo con una serietà senza sfogo, in un linguaggio spesso duro, e spessissimo su temi il cui interesse ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...