FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] prima istanza alle leggi, alla concettualità e al linguaggio delle costituzioni, alimentò nei posteri la tendenza, talora Staufer, Hannover 1986 (alle pp. 19 ss., nn. 52-212 c'è un elenco quasi completo delle fonti narrative).
Le lettere, i diplomi ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] formule, più o meno immaginifiche, tarda la traduzione in rigoroso linguaggio hegeliano. L'anno dopo, nel già ricordato saggio del '69 . anche A. Del Vecchio Veneziani, La vita e l'opera di A. C. D., Bologna 1921, spec. pp. XI-XIX e alle pp. XIX ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] si pone non concerne perciò il nesso tra biografia e filosofia, che c’è, per esplicita scelta dell’autore, e non è in discussione. popolo ebraico ‒, e si serve a questo fine del linguaggio più adatto, corrispondente agli usi e ai costumi del ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] rappresentazione mitologica.
Una completa assimilazione del linguaggio classico informa il rilievo bronzeo con la e un codice di F. di G. Martini, ibid., VII (1925), pp. 100-103; C. Brandi, Disegni inediti di F. di G., in L'Arte, XXXVII (1934), pp. 45 ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] (v. Easton, 1953, p. 132); per Easton, dove ci sia allocazione di importanti risorse e di valori generali attraverso un comando, c'è autorità. Affine è anche la tesi di Talcott Parsons (cit. in Friedrich, 1958), che definisce l'autorità "il complesso ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] solo con una profonda revisione del linguaggio casanoviano, ma anche interpolandolo con arbitrari Rèpublique de Venise qu'on appelle les Plombs, Leipzig 1788 (nuova ediz., a cura di C. Samaran, Paris 1922; a cura di R. Vèze, Spoleto 1929; trad. ital. ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] Belriguardo. Durante il governo di Federico, il linguaggio di G. si diffuse soprattutto attraverso i disegni R., New Haven 1958 (cfr. rec. di J. Shearman, in The Burlington Magazine, C [1959], 681, pp. 456-460); G. Nicco Fasola, G. R. e il manierismo ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] quanto avvenne ad altri suoi coetanei - quel linguaggio così tipico di quell'epoca e impastato di quelle M. Guasco, pp. 3 s.; F. Livorsi, pp. 5-36; A. Agosti, pp. 37-45; C. Gilardenghi, pp. 47-122; G. Sapelli, pp. 123-138; G. De Rosa, pp. 139-143; D ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] a ridurre la letteratura alle sue doti affabulative, ad affermare la specificità, la validità interna del suo linguaggio.
Infine il C. opera una riduzione dello status del letterato: scriverà nel 1543 al Calori (A. Calogerà, Raccolta di opuscoli ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] l'attivazione (mediante il dono soprannaturale del linguaggio) della facoltà di conoscere e di volere IX (1846-1850), Roma 1974, pp. 64-70, 180-189 e passim; C. Vasale, L'ultimo G. fra politica e filosofia. Appunti sulle origini ottocentesche dell' ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...