Artista concettuale francese, nato a Boulogne-Billancourt (Parigi) il 25 marzo 1938. Conclusi a Parigi gli studi presso l'École nationale supérieure des métiers (1956-60), ha esordito nel 1967 al Salon [...] partecipandovi nuovamente nel 1997.
Fedele a un suo linguaggio essenziale che sembra portare alle estreme conseguenze le livre, Eindhoven 1976.
A. Baldassari, Daniel Buren, Paris 1987.
C. Francblin, Daniel Buren, Paris 1987; D. Buren. Foto-Souvenirs ...
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Vattimo, Gianni
Antonio Rainone
Vattimo, Gianni (propr. Gianteresio)
Filosofo, nato a Torino il 4 gennaio 1936. Allievo di L. Pareyson nell'università di Torino, dove si è laureato nel 1959, ha studiato [...] heideggeriane alla 'metafisica della rappresentazione' (corrispondenza del linguaggio all'essere) e in consonanza con l'ermeneutica Storia del pensiero filosofico e scientifico, a cura di E. Bellone, C. Mangione, 9° vol., Milano 1996, pp. 165-71 (al ...
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Storico della filosofia e linguista, nato a Vicenza il 28 novembre 1913. Riconosciuto universalmente come il pioniere dell'informatica linguistica, ha dedicato la sua formazione filosofica e teologica [...] importanza di uno studio sistematico delle strutture del linguaggio tomistico e delle caratteristiche del suo lessico, sollecitandogli Roberto Busa S.J., ed. A. Cappelli, L. Cignoni, C. Peters, in Linguistica computazionale, voll. 4° e 5°, Pisa 1987 ...
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Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), [...] un marcato sfoggio di abilità nella manipolazione del linguaggio, nell'uso delle tecniche narrative e dei trucchi italiana, nel 1997.
bibliografia
A. Mars-Jones, Venus envy, London 1990; J. Diedrick, Understanding Martin Amis, Columbia (S.C.) 1995. ...
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Scrittore francese, nato a Orange (Vaucluse) il 26 dicembre 1947. Si è segnalato nel 1983 con il romanzo Cherokee, che ha ottenuto il premio Médicis. Consapevole delle ricerche formali condotte dall'avanguardia [...] esplicita sui generi e assume maggiore rilievo la presenza del linguaggio dei media. È quindi il mondo della televisione a Lepape, Jean Echenoz, pour raconter cette époque, Paris 1990.
J.-C. Lebrun, Jean Echenoz, Monaco 1992.
M. De Lorenzo Poz, ...
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Pittore tedesco, di famiglia ebraica, nato a Berlino il 29 aprile 1931. Stabilitosi nel 1939 in Gran Bretagna, nel 1947 ha assunto la cittadinanza inglese. A Londra è stato allievo di D. Bomberg presso [...] Costante di tutta la sua produzione pittorica è un linguaggio personale di timbro espressionista, segnato da un deciso Vester, Frank Auerbach, Hamburg 1986 (con bibl. precedente).
C. Lampert, Frank Auerbach. Paintings and drawings 1977-1985, London ...
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Chia, Sandro (propr. Alessandro)
Pittore e scultore, nato a Firenze il 26 febbraio 1946. Ha studiato, a Firenze, presso l'Istituto d'Arte (1962-67) e ha completato la sua formazione all'Accademia di Belle [...] 1980 alla Biennale di Venezia dal critico A. Bonito Oliva, C. ha esposto le sue opere in significative sedi museali di arte o da componimenti poetici, C. si è accostato alla figurazione elaborando un linguaggio fortemente allusivo, bizzarro, denso ...
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Linguista, nato a Roma il 7 gennaio 1943, morto ivi il 14 agosto 1988. Professore ordinario di glottologia all'Università "La Sapienza" di Roma (1980-1988), condusse una vasta e originale attività di ricerca [...] linguistica generale e di sociolinguistica, ai rapporti tra antropologia e linguaggio, alla storia della scrittura.
Come linguista storico e specialista di lingue del Vicino Oriente, C. ha rivolto particolare attenzione ai contatti tra lingue e alle ...
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Glottologo, nato a Bologna il 24 dicembre 1913. Allievo di C. Merlo, E. Benveniste e J. Vendryes, ha studiato all'università di Pisa e alla Scuola normale superiore della stessa città, all'università di [...] suoi scritti: Le voci di origine gallica (1941); Storie del porco di Mac Dathó (1945); Tra storia e linguaggio (1949); Considerazioni su alcune correnti linguistiche attuali (1953); Due studi irlandesi (1959); Leopardi linguista ed altri saggi (1963 ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] dantesco, XI (1903), pp. 97-135; L. Valli, in Il linguaggio segreto di Dante e dei "Fedeli d'Amore", Roma 1928, pp. J. F. Lacaita, Firenze 1887; di Francesco da Buti, a cura di C. Giannini, Pisa 1858-62; dell'Anonimo Fiorentino, a cura di P. Fanfani ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...