LANDI, Gaspare
Stefano Grandesso
Nacque a Piacenza il 6 genn. 1756 da Ercole e da Maria Francesca Rizzi, secondo di cinque fratelli. Nonostante l'appartenenza del padre al nobile casato piacentino dei [...] L. avrebbero costituito insuperate letture del suo linguaggio pittorico, progressivamente messo a punto privilegiando, nell intorno al 1821: Roma, Accademia di S. Luca), G. Silvagni e C.M. Viganoni.
Nel 1812 il marchese G.B. Sommariva espose al Salon ...
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D'ARIA (De Ayra, De Aera, de Ayria, D'Auria, de Oria)
Laura Tagliaferro
Famiglia di scultori lombardi attiva a Genova e a Savona tra il 1466 e il 1520 circa, alla quale appartennero Bonino, Giovanni [...] il cambiamento è inteso in senso di indebolimento del linguaggio espressivo di Michele).
Nel 1502 Genova ricevette la d'arte, Napoli 1908, pp. 172 s. (solo per Michele); E. Marengo-C. Manfroni-G. Pessagno, Il Banco di S. Giorgio, Genova 1911, pp. 103 ...
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GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] svariate ispirazioni, passando poi da un linguaggio spiccatamente neoclassico a uno più vicino P. Pancotto, Palazzo Bolognetti ai Ss. XII Apostoli…, ibid., pp. 165-174; C. Pantanella, Un palazzetto del Monte di pietà, il "Montevecchio"…, ibid., pp. ...
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PARODI, Domenico
Mariangela Bruno
– Nacque a Genova nel 1672 (Franchini Guelfi, 1988b, pp. 280, 293) dallo scultore Giacomo Filippo Parodi. Indirizzato agli studi classici, dimostrò una propensione [...] decennio del secolo perdurò nell’uso di un linguaggio allegorico articolato in formule ripetitive, che si fecero a Padova, in Il Santo, s. 2, II (1962), pp. 165 s.; C. Marcenaro, Gli affreschi del Palazzo Rosso di Genova, Milano 1965, pp. 20 s.; ...
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FOPPA, Vincenzo
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Figlio di Giovanni da Bagnolo, nacque a Brescia, città dove il padre svolgeva il mestiere di sarto, tra il 1427 e il 1430. Non si hanno notizie certe sul suo apprendistato artistico, [...] l'intima religiosità del F. tradotta in un linguaggio familiare; la gravità usuale è addolcita probabilmente dai ), pp. 348-358; F. Wittgens, V. F., Milano s.d. [ma 1950]; C.L. Ragghianti, IlF. e le vetrate del duomo di Milano, in Critica d'arte, s ...
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Vedi FENICIA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
FENICIA, Arte
G. Garbini
P. Bocci
G. Garbini
P. Bocci
La valutazione dell'arte fiorita nella regione compresa tra l'Eufrate e il Mediterraneo orientale dal [...] sviluppati - di esprimersi in un proprio linguaggio. Per questa ragione resta ancor oggi fondamentalmente dal nome di un sovrano locale che lo riadoperò verso il X sec. a. C. Nelle prime, motivi iconografici locali, come le figure divine di El (v.) e ...
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MAGNASCO, Alessandro
Fausta Franchini Guelfi
Nacque a Genova il 4 febbr. 1667 da Livia Caterina Musso e dal pittore Stefano, allievo di Valerio Castello, e fu battezzato nella chiesa parrocchiale di [...] di S. Luca. Le acquisizioni dal severo linguaggio della pittura lombarda e dalle stilizzate cifre da Van Dyck a De Chirico (catal., Roma), a cura di O. Calabrese - C. Strinati, Milano 2003, pp. 181 s.; Tesori ritrovati. Carabinieri per l'arte e ...
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POMODORO, Giorgio
Francesco Santaniello
POMODORO, Giorgio (Giò). – Nacque a Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930 da Antonio e da Beatrice Luzzi.
Nel 1945 si trasferì con la famiglia a Pesaro, dove [...] sviluppare contenuti simbolici o narrativi con il solo linguaggio astratto, senza fare ricorso ad alcuno stilema figurativo del board dell’International sculpture center di Washington D. C.
A cominciare dalla seconda metà degli anni Novanta, Pomodoro ...
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GIORGETTI, Giacomo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Vincenzo e di Ottavia - di cui non si conosce il casato - nacque ad Assisi nel 1603, dove, il 12 febbraio, venne battezzato nel duomo di S. Rufino.
Vincenzo [...] della Giustizia e della Carità, in cui il linguaggio del G. raggiunse la sua piena maturità.
Lunghi, La rinascita di S. Damiano, in Subasio, V (1997), 2-3, pp. 31 s.; C. Metelli, in Milano per l'Umbria. Pittura umbra dal '200 al '700, a cura di F. ...
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GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] , la ragione che sta all'origine del suo linguaggio così singolare ed eterodosso. Solo in questo modo Valeri, Chi è lo "Pseudo Boccaccino",ibid., XII (1912), pp. 99 s.; C. Gamba, La Ca' d'oro e la collezione Franchetti, in Bollettino d'arte, X ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...