ARRAS
A. Ghidoli
(lat. Nemetacum, Nemetocenna; fiammingo Atrecht)
Città della Francia settentrionale, capoluogo del dip. del Pas-de-Calais, sulle colline di Baudémont. La città, di origine romana, divenne [...] 1313 l'espressione haute lice compare ad A. usata nel linguaggio corrente di un documento di quietanza, cosa che invece in ; E. Muntz, La tapisserie, Paris [1881] (18842); C.C.A. Dehaisnes, Documents et extraits divers concernant l'histoire de ...
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CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] 1909 al 1915, l'attività futurista fu intensa, per il C., in Italia e all'estero.
Nella Galleria di Milano, la conoscenza di Braque e di Picasso servì a trasformare il linguaggio futurista, ancora grezzo e incerto, in un sistema pittorico coerente ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] ed egizia (dalla IV dinastia) e dai secc. 8°-7° a.C. in tutto il bacino del Mediterraneo, si presentava principalmente nelle due versioni , maggiormente sensibile nei confronti del linguaggio bizantino. Due interessanti esemplari della seconda ...
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BOCCIONI, Umberto
Maurizio Calvesi
Figlio di Raffaele, impiegato di prefettura, e di Cecilia Forlani, romagnoli, nacque a Reggio Calabria il 19 ott. 1882. Seguì la famiglia nei vari spostamenti a Genova, [...] da Marinetti.
Prima di prendere conoscenza del linguaggio cubista di Picasso, Gris, Delaunay, Léger Gambillo e T. Fiori, I, Roma 1958; II, ibid. 1962, v. Indici; G. C. Argan, U. B., scelta degli scritti e catal. delle opere a cura di M. Calvesi, ...
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FARUFFINI, Federico
Anna Finocchi
Nacque il 12 ag. 1833 a Sesto San Giovanni (Milano) da Paolo, farmacista, che vi si era stabilito dal 1822, e da Giuseppa Albini. Nel 1848 fu mandato dal padre a studiare [...] quelli in cui la ricerca sulle possibilità del nuovo linguaggio è più evidentemente assimilabile a quelle di verità di F. F., Milano 1923; P. M. Bardi, F. F., Roma 1934; C. Maltese, Storia dell'arte in Italia 1785-1943, Torino 1960, pp. 193-95, 231 ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] segnò per lo J. l'occasione per mostrare il suo linguaggio in cui appariva evidente la ricerca di equilibrio fra le del Comune di Napoli, in OttoNovecento, 1999, nn. 1-2, pp. 92-95; C. Marra, S. Maria di Polistena: "La Cena" di F. J., in Calabria ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] egli rimarcasse la sostanziale diversità del suo linguaggio pittorico rispetto a quello degli artisti locali, Marciana, in Cultura e società nel Rinascimento tra Riforma e manierismi, a cura di V. Branca - C. Ossola, Firenze 1984, pp. 313-333. ...
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MELFI
P.F. Pistilli
(Melfia, Melphia nei docc. medievali)
Cittadina della Basilicata (prov. Potenza), M. sorge sulle propaggini settentrionali del massiccio vulcanico del Vulture, in posizione dominante [...] 1292 da un prete Biagio, mostra invece un linguaggio narrativo in parte debitore della tradizione miniatoria manfrediana la storia d'Italia, 112), Roma 1991.
Letteratura critica. - C. Malpica, La Basilicata. Impressioni, Napoli 1847; E. Lear, Journal ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] intera biografia.
Coerentemente con il linguaggio figurativo esemplato nelle opere conosciute Hess - H. Roettgen, I, Città del Vaticano 1995, pp. 22 s., 217-222; C.F. Marcheselli, Pitture delle chiese di Rimini (1754), a cura di P.G. Pasini, Bologna ...
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CARRARESI
F. Flores d'Arcais
Famiglia signorile di Padova, il cui dominio sulla città, sebbene di non lunga durata (1338-1404), ebbe un'importanza straordinaria per lo sviluppo delle arti figurative; [...] con la tradizione preumanistica e forse ancor più con la ripetuta presenza, proprio alla corte dei C., di Petrarca. Quanto al linguaggio architettonico, ciò che resta della parte più antica della reggia carrarese, e precisamente il loggiato (oggi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...