. Forma dell'arte d'avanguardia contemporanea, nata negli anni Sessanta, il cui fine è di giungere a una realizzazione intellettuale e teoretica, rifiutando l'oggetto e valorizzando il processo, lo schema [...] dell'arte (condotta sotto l'influenza di filosofi del linguaggio come Wittgenstein e Moore), questi lavori sono essi stessi arte, poichè, secondo la c. a., l'arte studia appunto il rapporto educativo dell'arte stessa.
Bibl.: J. Kosuth, Art after ...
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XIMENES, Ettore
Virgilio Guzzi
Scultore, nato a Palermo l'11 aprile 1855, morto a Roma il 20 dicembre 1926. Dopo i primi studî all'Istituto di belle arti della città natale si recò a Napoli. Nel 1874, [...] in avanti l'osservazione a fondo naturalistico e la bonarietà di linguaggio che ci dànno il meglio della sua opera, in busti il busto di Zanardelli (1905), di G. Pitrè (1908), di C. Finocchiaro Aprile, di A. D'Antona, di Costanza Garibaldi, la ...
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VASI, Giuseppe
Alfredo Petrucci
Incisore. Nacque a Corleone (Sicilia) nel 1710, morì a Roma nel 1782. Dedicò tutta la sua vita all'illustrazione dell'urbe, per mezzo dell'incisione in rame. L'impresa [...] V. rivelano qua e là, nonostante la monotonia del linguaggio incisorio, un sentimento lirico del paese e preludono a Per la bibl. del V. v. quella citata sotto piranesi. Vedi pure, C. Olschki, Le magnificenze di Roma di G. V., in Emporium, LXIV (1926 ...
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. Forma di arte contemporanea d'avanguardia che usa il corpo sia come oggetto su cui compiere operazioni sia come soggetto che agisce in uno spazio circoscritto e provoca eventi.
Questo tipo di arte, detta [...] che le altre forme di comunicazione o di linguaggio nascondono o reprimono. Mediante queste azioni liberatorie , all'immediatezza, alla fisicità del corpo e dei dati ambientali.
Bibl.: C. Nemser, Subject-object: Body art, in Arts Magazine, sett. 1971; ...
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Pittore tedesco, di famiglia ebraica, nato a Berlino il 29 aprile 1931. Stabilitosi nel 1939 in Gran Bretagna, nel 1947 ha assunto la cittadinanza inglese. A Londra è stato allievo di D. Bomberg presso [...] Costante di tutta la sua produzione pittorica è un linguaggio personale di timbro espressionista, segnato da un deciso Vester, Frank Auerbach, Hamburg 1986 (con bibl. precedente).
C. Lampert, Frank Auerbach. Paintings and drawings 1977-1985, London ...
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Chia, Sandro (propr. Alessandro)
Pittore e scultore, nato a Firenze il 26 febbraio 1946. Ha studiato, a Firenze, presso l'Istituto d'Arte (1962-67) e ha completato la sua formazione all'Accademia di Belle [...] 1980 alla Biennale di Venezia dal critico A. Bonito Oliva, C. ha esposto le sue opere in significative sedi museali di arte o da componimenti poetici, C. si è accostato alla figurazione elaborando un linguaggio fortemente allusivo, bizzarro, denso ...
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Pittore, nato a Napoli il 13 dicembre 1933. Legato al Gruppo '58 a Napoli, le sue prime ricerche si riportano al clima neo-surrealista del movimento. Si stabilisce a Milano nel 1960 e a partire dal 1965 [...] alla pittura metafisica, rivista attraverso un rigoroso linguaggio purista, ma con un costante e ironico P. Restany, catalogo dello Städtsches Museum, Leverkusen 1965; A. C. Quintavalle, Lucio Del Pezzo, mondo come misura e dissoluzione, Parma ...
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FRANCIS, Sam
Pittore americano, nato a San Mateo, California, il 25 giugno 1923. Dopo aver studiato medicina e psicologia all'università di Berkeley (1941-43) si è dedicato alla pittura, studiando con [...] accenti alla composizione, sono alla base di un suo linguaggio originale e portano sempre più a insistere sulla periferia alle tendenze minimaliste e certamente sotto lo stimolo delle ricerche di C. Still.
Bibl.: H. Read, Sam Francis, in Quadrum, ...
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Pittore americano, nato a Philadelphia il 7 dicembre 1894, morto a New York il 24 giugno 1964. Fin da giovanissimo conobbe molti artisti (E. Stumm, G. Luks, R. Henri, J. Sloan) che collaboravano al periodico [...] fortissima impressione e furono decisive per una scelta di linguaggio che, se pure fondato sulle espressioni dell'avanguardia recenti espressioni artistiche americane.
Vedi tav. f. t.
Bibl.: E. C. Goossen, S. Davis, New York 1959; R. Blesh, S. ...
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Pittore, nato a Palmanova nel Friuli il 16 giugno 1762, morto a Milano il 24 agosto 1844. Studiò prima a Brescia poi a Venezia con A. M. Zanetti il Giovane, il tiepolesco C. Cedini e lo scenografo A. Mauro. [...] Milano. Vissuto fra i due secoli, adattò il suo linguaggio derivato dalla cultura settecentesca veneziana (Marco Ricci, Guardi, . Va piuttosto considerato, invece, un settecentesco in ritardo.
Bibl.: C. Piperata, G. B. B., Padova 1940; A. Morandotti, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...