Architettura
Orientamento (detto anche decostruttivismo) emerso nella produzione architettonica degli ultimi due decenni del 20° sec. nel panorama sia statunitense sia europeo. Pur non trattandosi di [...] , nella critica dello strutturalismo classico di F. de Saussure e C. Lévi-Strauss, e in qualche modo anche nella filosofia di un continuo gioco di rinvii, non perché il linguaggio letterario sia caratterizzato da una peculiare ricchezza semantica, ma ...
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Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico [...] orientamento invalso nelle scuole stoica, platonica e aristotelica in Grecia e in Roma dalla fine del 2° sec. a.C., volto a conciliare le dottrine dei diversi filosofi, in particolare di Platone e di Aristotele, riducendo le loro profonde opposizioni ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] limitrofi, di P. Belli d'Elia (1975 e 1987) sulla Puglia, di C. Bozzoni (1974) sulla Calabria, di G. Di Stefano (1956) e di W secolo, in rapporto all'affermazione e al diffondersi del linguaggio gotico, si è già avuta occasione di ricordare alcuni ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] Feldman, New York 1963.
R. Franchini, Teoria della previsione, Napoli 1964.
G.K. Koenig, Analisi del linguaggio architettonico, Firenze 1964.
G.C. Argan, Progetto e destino, Milano 1965.
Ch. Norberg-Schulz, Intentions in architecture, Oslo 1965 (trad ...
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(XIII, p. 9)
Disegno architettonico. - Nell'ambito di un rinnovato riconoscimento del valore del d., inteso come conoscenza ed espressione, e di un ritrovato piacere del disegnare, inteso come invenzione [...] e progettazione, Bari 1967; H. Hutter, Le dessin, ses techniques, son évolution, Parigi 1968; C. Mezzetti, Il disegno, analisi di un linguaggio, Roma 1975; L. Vagnetti, De naturali et artificiali perspectiva, Firenze 1979; Id., L'architetto nella ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] la natura e la realtà popolare in una continua opera di elaborazione linguistica delle radici appunto popolari del linguaggio. Il fatto è che c'è ormai (come si è visto) sempre più evidente un parametro popolare di lingua parlata (e non soltanto ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] tombe di legno'' (15°-12° secolo a.C.): vi sono state messe in luce le abitazioni seminterrate E. Denisov fu il primo compositore sovietico a rinunciare al linguaggio tradizionale imposto negli ambienti accademici: caposcuola del ''gruppo di Mosca ...
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PREFABBRICAZIONE
Enrico Mandolesi
(App. III, II, p. 474; IV, III, p. 49)
Prefabbricare significa realizzare parti funzionali di un'opera edilizia prima e al di fuori della ''fabbrica'', intesa come [...] architettura e dell'arte come M. Manieri Elia e G. C. Argan; il Progetto Finalizzato Edilizia promosso dal CNR (1968- Roma 1963; G. Dorfles, Introduzione al disegno industriale: linguaggio e storia della produzione di serie, Bologna 1963 (Torino 1972 ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] ), pp. 9 ss.; P. Verduchi, in Rend. Pont. Acc., 55-56 (1982-84), pp. 329 ss.; C.F. Giuliani, P. Verduchi, L'area centrale del Foro Romano, "Il linguaggio dell'architettura romana", i, Firenze 1987. Per i nuovi studi sul Foro Romano: F. Coarelli, Foro ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] , ma traggono la loro forza dalla novità del linguaggio, quotidiano e incisivo e nello stesso tempo dominato Ray, Ralph Erskine: architettura di bricolage e partecipazione, Bari 1978; C. Leclerq, Erik Asmussen, in Architecture d'aujourd'hui, 224 ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...