BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Insediamenti basiliani nel Messinese, ivi, pp. 845-867, tavv. XXIV-XXX; C.G. Canale, Chiese monastiche basiliane del periodo normanno in Sicilia e in Calabria. Note sul linguaggio architettonico medioevale, ivi, pp. 869-876, tavv. XXXI-XLIV; G. Lowry ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] de Naranco (metà del sec. 9°), in forma di aula a tre navate, le c. a camera rettangolare, come la Cámara Santa (sec. 9°) sempre a Oviedo o quella transalpina in chiave monumentale e il linguaggio architettonico venne differenziato sulla base delle ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] penisola.B. fu un centro dei Sanniti fino al 268 a.C., quando i Romani, mutandone il nome di Maloenta o Maleventum in (Meomartini, 1889, p. 379). Maestri locali, con un linguaggio nel quale rifluiscono forme tardoromaniche e bizantine, islamiche e di ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] nella prima metà del Trecento operano di persona il Maestro della c.d. S. Caterina Gualino e una serie di pittori quali il Maestro di Beffi, l'altra converge verso il linguaggio diffuso nell'Umbria meridionale e invita ad accostarle alle Storie ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] sec. 11°, la prima definizione del linguaggio romanico si identifica tradizionalmente in un gruppo romanica: testimonianze monumentali e storico-artistiche, ivi, pp. 102-107; C. Maccabruni, La Torre Civica come luogo della memoria, in La Torre ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] sito del Tempio ebraico, ampliato al tempo di Erode (40-4 a.C.) con la realizzazione di una spianata artificiale. La città di Davide dell ciò che era dietro di essa. Secondo il linguaggio consueto ai momenti qualitativamente alti della storia dell' ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] che in realtà tra il prodotto d'arte e gli oggetti d'uso non c'è soluzione di continuità (Kroeber, 1952; Maltese, 1970, p. 186).Nell' tali enunciati - e, più in generale, del linguaggio in cui sono formulati - rispecchi la struttura del reale ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] a quella di ogni altra popolazione andina precolombiana e il linguaggio che era in uso come lingua franca nell'Impero, il di Cuzco sul sito Formativo di Chanapata (500-400 a.C. ca.); più tardi la ritroviamo utilizzata nell'altopiano di Titicaca ...
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Vicino Oriente antico. Botanica e zoologia
Maria Giovanna Biga
Marten Stol
Marco Bonechi
Botanica e zoologia
Botanica
di Maria Giovanna Biga
La vasta area del Vicino Oriente antico comprende zone [...] tentativo di identificazione, è necessario trovare in un altro linguaggio semitico il nome di una pianta affine a quello in di animali acquatici, di grande importanza alimentare nel Sud mesopotamico);
c) la Lista di suini (nota solamente a Uruk, ha ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] un membro del clero. In Gallia l'esempio più noto è quello del c.d. Ipogeo des Dunes a Poitiers, fatto costruire per la propria sepoltura linguaggio il modello appare inizialmente stabilito nelle c. vescovili di Meaux (1150-1180), Parigi stessa (c. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...