proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius "proprio"]. - 1. [tratto che distingue una cosa da un'altra o la caratterizza: p. fisiche; le p. dei metalli] ≈ carattere, caratteristica, [...] usata: parlare una lingua con grande p.; p. di linguaggio] ≈ correttezza, (non com.) grammatica, precisione. ↔ imprecisione dei proprietari, in contrapp. ai dipendenti] ≈ padronato, padroni. c. (estens.) [bene fondiario di cui si gode e dispone in ...
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mezzo² s. m. [uso sost. dell'agg. mezzo¹]. - 1. (ant.) [ciò che si trova fra due oggetti materiali: Dolce color d'oriental zaffiro, Che s'accoglieva nel sereno aspetto Del m., puro insino al primo giro [...] (pop.) ferro, utensile. ● Espressioni: mezzi di prova [nel linguaggio giur., i mezzi con i quali le parti possono far accertare , beni, denaro, disponibilità, patrimonio, ricchezze, risorse, soldi. c. (econ.) [al plur., i beni o fattori produttivi a ...
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pulito [part. pass. di pulire]. - ■ agg. 1. a. [privo di ogni sorta di sudiciume, di sporcizia: biancheria p.; stanza p.] ≈ lindo, (lett.) mondo, (lett.) netto, terso. ↑ immacolato, specchiato. ‖ candido. [...] . ↔ macchiato, sporco. 4. (fig.) [di linguaggio, comportamento e sim., adeguato al comune senso del decoro p.; una pronuncia p.] ≈ corretto, esatto. ↔ errato, sbagliato, scorretto. c. [privo di disturbi, rumori e sim.: una ricezione p.] ≈ chiaro, ...
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Fabio Rossi
obbligare. Finestra di approfondimento
Fare forza sulle persone - Vi sono vari modi e gradi di esercitare forza sulle persone perché facciano qualcosa. O. e costringere sono i termini più [...] . è sforzare: lo sforzò dolcemente a pigliare un poco di brodo (C. Boito). Imporre è più formale di o., di cui peraltro condivide più dure e le minacce estreme, tenne a lui il linguaggio della persuasione (F. De Roberto). Sinon. più formali sono ...
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raffinato [part. pass. di raffinare]. - ■ agg. 1. (industr.) [di sostanza che ha subìto un processo di raffinazione] ≈ depurato, purgato, purificato, [spec. di metallo] fino, [spec. di metallo] puro, [spec. [...] riferimento a cose spiacevoli: umorismo r.; crudeltà r.] ≈ fine, sofisticato, sottile. ↔ grossolano, ingenuo, semplice. c. [di linguaggio, stile e sim., che manifesta cura e ricercatezza] ≈ coltivato, colto, curato, dotto, forbito, ricercato, scelto ...
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Fabio Rossi
aria. Finestra di approfondimento
Derivati e composti - Così come per acqua, l’interesse principale di a. è, da un lato, l’elevata quantità di comp., dall’altro il notevole impiego in accezioni [...] dando luogo anche a curiosi doppioni (talora fraintesi nel linguaggio pop.) tra le espressioni specifiche: linea aerea espressioni eufem. per significare che si sente del cattivo odore: c’è a. viziata in questa stanza, apriamo la finestra. Analogamente, ...
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nerbo /'nɛrbo/ s. m. [lat. nervus] (pl., poco com., i nerbi, ant. le nerba e le nèrbora). - 1. a. (ant.) [organo della funzione motoria] ≈ muscolo, tendine. b. [strumento di tortura o di correzione, fatto [...] grinta, tempra, vigore. b. (crit.) [di discorso, linguaggio, stile e sim., espressività energica ed efficace: poesia senza n robustezza, vigore, vigorosità. ↔ debolezza, fiacchezza, gracilità. c. [parte più importante ed efficiente di un organismo, di ...
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nero /'nero/ [lat. nĭger -gra -grum]. - ■ agg. 1. (fis.) [di corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe e della sensazione visiva che tale corpo produce] ↔ bianco. ● Espressioni: [...] , fazione capeggiata dalla famiglia dei Donati] ↔ Bianco. ⇑ guelfo. c. (spreg.) [esponente del fascismo] ≈ camerata, camicia nera, (spreg ] ≈ gattomammone, lupo cattivo (o mannaro), mostro, omaccio, orco, [spec. nel linguaggio infantile] (fam.) babau. ...
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nervoso /ner'voso/ [dal lat. nervosus "muscoloso, vigoroso", der. di nervus]. - ■ agg. 1. a. (anat.) [che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi: sistema n.] ≈ (non com.) nerveo. b. (med.) [di fatti [...] : guida n.; passi n.] ≈ energico, fulmineo, pronto, rapido, scattante. ↔ goffo, impacciato, lento, misurato, posato. c. (artist., crit.) [di discorso, linguaggio, stile e sim., che denota un'asciutta essenzialità d'espressione e di tecnica] ≈ conciso ...
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obbligare [dal lat. obligare, der. di ligare "legare", col pref. ob-] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [stringere con obbligo, con la prep. a del secondo arg.: il giuramento obbliga un teste [...] . è sforzare: lo sforzò dolcemente a pigliare un poco di brodo (C. Boito). Imporre è più formale di o., di cui peraltro condivide più dure e le minacce estreme, tenne a lui il linguaggio della persuasione (F. De Roberto). Sinon. più formali sono ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...