uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] diritto che si attribuiscono gli uomini di trucidare i loro simili? (C. Beccaria).
Modi di uccidere - I verbi si diversificano secondo d’un boia! (G. D’Annunzio). Molto usati nel linguaggio giorn. sono mostro e serial killer (con i calchi, meno ...
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soffrire [lat. pop. ✻sufferire, dal lat. class. sufferre "portare su di sé, sopportare", der. di ferre "portare", col pref. sŭb "sotto"] (io sòffro, ecc.; pass. rem. soffrìi o soffèrsi, soffristi, ecc.). [...] pene dell’inferno; patire d’amore; vi lascerò penare prima d’usarvi pietà (C. Goldoni); tribolare per un terribile mal di testa. Se il verbo è usato malore (L. Pirandello). Morbo è del linguaggio lett., oppure è cristallizzato in alcune espressioni ...
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evitare [dal lat. evitare, der. di vitare "evitare", col pref. e-] (io èvito, ant. evìto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [tenere lontano qualcosa o qualcuno, anche fig.: e. la compagnia di qualcuno; e. una responsabilità] [...] un personaggio da evitare.
Nel registro fam. e soprattutto nel linguaggio giovanile, e. può essere usato anche come assol., nel e per tutto il tempo mi ha impedito di parlare; non c’è altro mezzo ora di sventare quest’inganno (L. Pirandello). ...
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Fabio Rossi
soffrire. Finestra di approfondimento
Stare male - S. è il verbo più generale per indicare l’essere sottoposti a dolori fisici o psichici, sentimentali e sim. I sinon. sono tutti più formali, [...] pene dell’inferno; patire d’amore; vi lascerò penare prima d’usarvi pietà (C. Goldoni); tribolare per un terribile mal di testa. Se il verbo è usato malore (L. Pirandello). Morbo è del linguaggio lett., oppure è cristallizzato in alcune espressioni ...
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Fabio Rossi
evitare. Finestra di approfondimento
Modi di evitare - Il concetto di «portarsi lontano da qualcuno o qualcosa di nocivo» può essere espresso da molti termini. Si può evitare un problema, [...] un personaggio da evitare.
Nel registro fam. e soprattutto nel linguaggio giovanile, e. può essere usato anche come assol., nel e per tutto il tempo mi ha impedito di parlare; non c’è altro mezzo ora di sventare quest’inganno (L. Pirandello). ...
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paura s. f. [dal lat. pavor -oris "timore, paura", rifatto col suff. -ura]. - 1. [stato emotivo di chi si sente insicuro, smarrito e sim., di fronte a un pericolo reale o immaginario: essere preda della [...] e non ho soggezione di te, né di cento de’ par tuoi (C. Goldoni). Talora anche odiare può sostituire avere p., specialmente se ci si G. Verga). Spesso è usato iperb., specie nel linguaggio fam., come sinon. di allucinante, enorme, esagerato, ...
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Fabio Rossi
paura. Finestra di approfondimento
Tipi di paura - Numerosi sono i termini che esprimono il senso di forte insicurezza e smarrimento provato di fronte a pericoli o a cose o persone spaventose. [...] e non ho soggezione di te, né di cento de’ par tuoi (C. Goldoni). Talora anche odiare può sostituire avere p., specialmente se ci si G. Verga). Spesso è usato iperb., specie nel linguaggio fam., come sinon. di allucinante, enorme, esagerato, ...
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traccia /'tratʃ:a/ s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). - 1. a. [segno lasciato nel terreno da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. degli sci sulla neve; la t. dell'aratro] [...] , sbozzo, schizzo, studio. b. [serie di appunti: gettare giù la t. di un discorso] ≈ scaletta, schema. c. (educ.) [nel linguaggio scolastico, argomento che l'alunno deve svolgere in un compito scritto] ≈ tema. 4. (cinem.) [settore magnetico della ...
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pesante /pe'sante/ agg. [part. pres. di pesare]. - 1. a. [che ha peso relativamente grande: portare un pacco p.] ≈ (non com.) grave, gravoso, (non com.) greve, (lett.) ponderoso. ↑ (fam.) di piombo. ↔ [...] asfissiante, greve, irrespirabile, opprimente, plumbeo, soffocante. ↔ leggero, lieve. c. [di sonno da cui non è facile svegliarsi] ≈ profondo. ↔ oltraggioso. ↔ innocuo, inoffensivo. f. [di linguaggio, battuta, caratterizzato da volgarità e oscenità] ≈ ...
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alto [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre "nutrire, far crescere"]. - ■ agg. 1. a. [che si eleva dal suolo con uno sviluppo verticale notevole: un a. monte; alberi d'a. fusto] ≈ elevato. ‖ [...] tipografico più grande del comune] ≈ e ↔ [→ ALTO agg. (3. c.)]. 3. (lett.) [volta celeste] ≈ cielo. □ alta fedeltà [sistema un suono sono acuto (con l’intens., limitato al linguaggio musicale, sovracuto) e grave, come sinon., rispettivam., di ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...