tirchio /'tirkjo/ [forse dall'ant. e dial. pirchio, ravvicinato a tirare]. - ■ agg. [che è restio nello spendere] ≈ avaro, gretto, (region.) guitto, (spreg.) pidocchioso, (spreg.) rognoso, (spreg.) spilorcio, [...] voglioso sia spesso usato, anche assol. e nel linguaggio fam., con riferimento a desideri sessuali: a quell’età ostentazione: chi loda la sua generosità, chi lo condanna per prodigo (C. Goldoni). Fam. è sprecone, d’uso più generale di spendaccione ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] (fam.) [luogo pubblico dove si consumano cibi e bevande: qui vicino c'è un p. dove si mangia benissimo] ≈ locale, (fam.) geografici e per porzioni interne di luogo, per es. nel linguaggio medico: zona pelvica; ha superato l’area di emergenza. Parte ...
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Fabio Rossi
grande. Finestra di approfondimento
Grande e grosso - G. è tra gli agg. più generici e frequenti in ital. e può riferirsi a tutto ciò che superi la misura ordinaria (senza riferimento a una [...] uomo così g. e grosso fosse vergognoso più di un bambino? (C. Goldoni). Oppure è sinon. di corpulento,robusto o, più raram . fam., rispettivam., di adulto e di bambino, com. nel linguaggio infantile e in quello degli adulti che parlano con i bambini: ...
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decente /de'tʃɛnte/ agg. [dal lat. decens -entis, part. pres. di decēre "esser conveniente"]. - 1. [conforme al senso morale e al decoro: tenere un contegno d.] ≈ decoroso, dignitoso, discreto, moderato, [...] ’un savio e discreto padre in una ben regolata famiglia (C. Goldoni); moderato di voglie di speranze di passioni, quando e soprattutto nei costumi sessuali: ti pregherei di assumere un linguaggio più morigerato; non era quello il modo di trattare una ...
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Fabio Rossi
ricco. Finestra di approfondimento
Gradi di ricchezza - Numerosi agg. ed espressioni si riferiscono a chi ha molti soldi. R. è l’agg. più com., mentre facoltoso è formale, danaroso è abbastanza [...] ; è povera ma è una vera signora. All’opposto del signore c’è l’arricchito, o neoricco, ovvero una persona che si è la vita dei suoi abitanti è detto povero, spec. nel linguaggio giorn., bensì arretrato, del terzo o del quarto mondo, depresso ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] rischia di farti passare per una persona maleducata.
Usi lessicali pieni - Di là dagli usi pronominali o anaforici, nel linguaggio fam., c. sta di solito per oggetto, arnese, e si incontra molto spesso accompagnato da un gesto per indicare un oggetto ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] rischia di farti passare per una persona maleducata.
Usi lessicali pieni - Di là dagli usi pronominali o anaforici, nel linguaggio fam., c. sta di solito per oggetto, arnese, e si incontra molto spesso accompagnato da un gesto per indicare un oggetto ...
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culo s. m. [lat. cūlus], pop. - 1. a. [parte posteriore del corpo umano] ≈ (pop.) chiappe, deretano, didietro, (scherz.) dove non batte il sole, (eufem.) fondoschiena, (pop.) mappamondo, natiche, (pop.) [...] , soprattutto nell’espressione andare (o mandare) a fare in c. (ma la grafia non sempre riproduce la pronuncia, estremamente legata: vaffanculo!, o anche fanculo!, ormai frequente nel linguaggio cinematografico come sostituto ital. dell’ingl. fuck you ...
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Fabio Rossi
culo. Finestra di approfondimento
Parte del corpo - C. è termine ritenuto volg. ed è pertanto spesso evitato e sostituito da sinon. eufem., il più comune dei quali è sedere, anch’esso tuttavia [...] , soprattutto nell’espressione andare (o mandare) a fare in c. (ma la grafia non sempre riproduce la pronuncia, estremamente legata: vaffanculo!, o anche fanculo!, ormai frequente nel linguaggio cinematografico come sostituto ital. dell’ingl. fuck you ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] verbi più com. e generici dell’ital., spesso usato, soprattutto nel linguaggio fam., in luogo di sinon. più spec., o più fam., o , che ne copre tutti gli usi (mi pigliò per il braccio [C. Boito]) e l’intens. e più formale afferrare, che implica una ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...