VALADIER, Luigi
Anna Lisa Genovese
– Nacque a Roma il 26 febbraio 1726, primogenito di Andrea (Aramont 1695-Roma 1759), della Linguadoca, e di Anna Tassel (Roma 1699-ivi 1780), di padre francese; fratelli [...] , dimostrando di dominare perfettamente il linguaggio dell’antichità, cui conferiva un c. 4r (Andrea I), c. 9r (Giuseppe I), c. 38r (Andrea III), c. 59r (Silvia), c. 77r (Clementina), c. 98r (Filippo), c. 98v (Luigi), c. 104v (Antonio); 1837-55, c ...
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FEDOZZI, Prospero
Carlo Bersani
Nato a Matelica (Macerata) il 12 luglio 1872, da Carlo ed Emilia Ranucci, nel 1894 si laureò a Padova, dove prese la libera docenza nel 1896. Fino al 1899 fu nell'amministrazione [...] in sostanza ricondotti alle categorie del "territorio", della "razza", del "linguaggio" e, più in generale, di cultura e costumi. Nel caso persone internazionali per eccellenza che sono gli Stati c la "capacità internazionale" dello Stato, "persona ...
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TADOLINI, Adamo
Anna Lisa Genovese
Nacque a Bologna il 21 dicembre 1788 da Giovanni Carlo, commerciante, e da Agata Dall’Orso, e fu battezzato due giorni dopo nel battistero della cattedrale di S. Pietro [...] 1996); ma se la capacità di adesione al linguaggio accademico lo portò a essere uno degli artisti più e l’Ottocento, a cura di M. Fagiolo, Roma 1997, pp. 313 s., 333 s.; C.L. Pisano, Lo studio di A. T., scultore a Roma, in Ricerche di storia dell’arte ...
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RISI, Dino
Valerio Caprara
RISI, Dino. – Nacque a Milano il 23 dicembre 1917 da Arnaldo e da Giulia Mazzocchi che ebbero altri due figli, Mirella (1916-1977) e Nelo (1920-2015), tra i più importanti [...] Io ci ho dormito, una bella pennichella. Bel regista Antonioni, c’ha una Flaminia Zagato. Una volta sulla fettuccia di Terracina m la televisione dimostrandosi a proprio agio con il nuovo linguaggio e procurando un’audience di più di tredici milioni ...
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DIANO (Diana), Giacinto, detto il Pozzolano
Mario Alberto Pavone
Nacque a Pozzuoli (prov. di Napoli) il 28 marzo 1731.
Pittore, la sua attività è ricordata solo a partire dal Napoli Signorelli e dalla [...] a focalizzare le componenti specifiche del suo linguaggio in relazione ai progressivi mutamenti. Nel della pittura napoletana dei secc. XVII, XVIII, XIX, a cura di S. Ortolani-C. Lorenzetti-M. Biancale, Napoli 1938, pp. 187 s., 194, 201; R. Causa ...
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PAJETTA, Giancarlo
Franco Andreucci
PAJETTA, Giancarlo. – Nacque a Torino il 24 giugno 1911 da Carlo e da Elvira Berrini.
Il padre, laureato in legge, era impiegato all’Istituto San Paolo mentre la [...] corrispondenza carceraria come di un linguaggio cifrato, scritto anche per il censore, un linguaggio che non doveva «spaventare nessuno ma anche senza rifiutare quel tanto di oro fino che c’è senza dubbio nei suoi libri» (ibid.). Attraverso Croce, ...
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APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] un accademico. Per lui il canone è termine vivo di un linguaggio e non pura dottrina, e la mitologia sostanza intima dell'arte, Italien, III(1903), pp. 308 ss.; IV (1904), pp. 152 ss.; C. Ricci, La Pinacoteca di Brera, Bergamo 1907, pp. 13, 14, 30, ...
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D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] canonico nell'università di Roma, dopo un serrato confronto con C. Magni, professore a Milano. L'inizio dell'insegnamento romano "quante altre mai degne di più riverente ed obiettivo linguaggio". La replica non si fece attendere: parlando ad alcuni ...
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MAZZONI, Giulio
Monica Grasso
– Originario di Piacenza, come ricorda Vasari nelle Vite e come specifica già la firma «Julius Mazzonus Placentinus» nel bassorilievo con la Crocifissione della cappella [...] degli Elementi e delle Stagioni, dove il suo linguaggio si distingue ancora per l’eleganza e il XXX (1935), pp. 28 s.; L. Neppi, Palazzo Spada, Roma 1975, ad ind.; C. Strinati, G. M. da Piacenza nella Roma di metà Cinquecento, in Boll. d’arte ...
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TORRETTI, Giuseppe
Maichol Clemente
TORRETTI (Torretto), Giuseppe. – Nacque a Pagnano d’Asolo da Giovanni e da una Caterina il 29 agosto 1664, come dichiarato dall’atto di battesimo del 31 agosto successivo [...] lecourtiano, verrebbe da dire – così differente da quel linguaggio che avrebbe connotato il modus operandi di Torretti per di Tomba, in Quaderni della FACE, 1956, n. 11, pp. 4-6; C. Semenzato, G. T., in Arte veneta, XVIII (1964), pp. 123-134; Id ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...