linguaggio di programmazione
linguaggio di programmazione particolare linguaggio impiegato per esprimere dati e istruzioni che possano essere letti, interpretati ed eseguiti da un automa esecutore, in [...] di un programma detto → compilatore, il linguaggio prende il nome di linguaggio compilato. Esempi di linguaggi compilati sono il FORTRAN e il → C. Una volta eseguita la traduzione in linguaggio macchina, il compilatore produce un file eseguibile ...
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linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei [...] ). Queste produzioni sono di tipo generale e, poiché a sinistra c’è una stringa e non un singolo simbolo, la sostituzione di loro dipendenza dal contesto, e sono poco utilizzabili come linguaggi di programmazione. Il loro impiego, sulla base di ...
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linguaggio a oggetti
linguaggio a oggetti particolare tipo di → linguaggio di programmazione basato sul paradigma della programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming, oop); essa [...] software attraverso nuovi oggetti che ereditano le caratteristiche di quelli esistenti. La programmazione orientata agli oggetti ha preso l’avvio con il linguaggio Simula attorno agli anni Settanta ed è divenuta di uso frequente con l’avvento di ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] alla poesia il principio combinatorio, e il gruppo di Tel quel. Anche la canzone popolare acquista dignità di linguaggio letterario con celebri chansonniers come C. Trenet e G. Brassens. Negli anni 1970, in reazione al rischio di derealizzazione del ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] consiste nell’introdurre i concetti economici nel linguaggio giuridico.
Il concetto di d. soggettivo con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico (art. 832 c.c.). Altri d. reali di godimento sono la superficie, l’enfiteusi ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] ‘scienza prima’
Verso la metà del 5° sec. a.C. l’interesse della ricerca filosofica si sposta verso i problemi la conoscenza come una questione di interpretazione mediata dal linguaggio e dalla tradizione a cui l’interprete stesso appartiene, ...
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Arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale, la m. appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria [...] . I continui rimandi di una risoluzione aprono il linguaggio a uno svolgimento continuo, sia nel senso di camera, comprendente duo, trii, quartetti, quintetti ecc.; c) sottogenere orchestrale o sinfonico, comprendente sinfonie, concerti, ouvertures ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sec. e si affina con S. Martini il diverso linguaggio tardo gotico dalle linee ondulate, dal colore irreale e l’arco della Pace di L. Cagnola a Milano, gli interventi a Genova di C. Barabino, a Torino di F. Bonsignore, le opere di A. Niccolini e P ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] ampia e prevalentemente commerciale seppe far uso del linguaggio cinematografico perfezionato da Griffith.
Il c. tra le due guerre
Il c. espressionista. - In Europa si andava affermando il c. tedesco, anche per effetto del raggruppamento nel 1917 ...
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Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. [...] grandi quantità di dati o informazioni, i linguaggi di programmazione (➔ linguaggio). Lo studio del trattamento delle informazioni, astronomiche e quindi di avvenimenti storici, dal 600 a.C. all’1 d.C. Grazie ai nuovi strumenti di calcolo, l’impiego ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...