portabilità
Mauro Cappelli
Proprietà di un sistema, tipicamente software, di poter essere utilizzato su diverse piattaforme. La portabilità (porting) di un software può essere anche definita in termini [...] che renda la compilazione possibile in qualsiasi ambiente (come è accaduto al linguaggioC, di cui esistono la standardizzazioni sia ANSI sia ISO). Linguaggi non compilati ma interpretati o parzialmente interpretati, come Java, possono essere ...
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PHP
– Sigla di Hypertext preprocessor, linguaggio di scripting sviluppato nel 1994 da R. Lerdorf con il nome PHP (Personal home page) e implementato per la programmazione di pagine web dinamiche, cioè [...] sua creazione ed è andato di pari passo con il crescere di Internet. Linguaggio di alto livello a tipizzazione debole, eredita alcuni costrutti dal linguaggioC e con le ultime versioni sviluppate amplia il suo supporto alla programmazione a oggetti ...
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Forth
Forth linguaggio di programmazione ad alto livello; il nome è una deformazione di fourth (quarto), poiché Charles Moore (1938), che lo sviluppò negli anni Settanta del secolo scorso, riteneva fosse [...] un linguaggio della quarta generazione. È utilizzato in applicazioni scientifiche per manipolazioni simboliche e per problemi di intelligenza artificiale; come il linguaggioC consente il diretto controllo dell’hardware, ma diversamente dal C è un ...
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Disciplina che si occupa dello studio unitario dei processi riguardanti «la comunicazione e il controllo nell’animale e nella macchina» (secondo la definizione di N. Wiener, 1947): partendo dalle ipotesi [...] fattore di sopravvivenza nei confronti di condizioni ambientali variabili. L’adattamento omeostatico è connesso, nel linguaggio della c., con meccanismi di controreazione di livello superiore: esso implica infatti la presenza di circuiti di ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] .
BRAITENBERG, V. (1980) Alcune considerazioni sui meccanismi cerebrali del linguaggio. In L'accostamento interdisdplinare allo studio del linguaggio, a c. di Braga G., Braitenberg V., Cipolli C., Coseriu E., Crespi-Reghizzi S., Mehler J., Titone R ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] alla guida del mondo greco. Fra il 480 e il 450 vennero realizzati ad Atene tutti i monumenti che rappresentano lo stile c. (quelli sull’acropoli e in particolare il Partenone), grazie anche all’acquisizione di nuove tecnologie e al nuovo sistema di ...
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Nel linguaggio informatico, c. di una subroutine (o a una subroutine): trasferimento dell’esecuzione di un programma a uno specificato entry point di una subroutine (➔ routine), definendo al contempo [...] di tutti gli argomenti, cioè dei parametri formali presenti nella subroutine stessa.
Sequenza di c. Sequenza di istruzioni, propria di ciascun linguaggio di programmazione, mediante la quale si specifica il valore degli argomenti della subroutine, si ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] italiani posteriori a Folengo: B. Bolla bergamasco (Nova novorum novissima sive Poemata stilo macaronico conscripta, 1604), C. Orsini (Capriccia macaronica, 1638), il gesuita B. Stefonio con la commedia Macaronis forza e la raccolta poetica ...
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Linguaggio e scienza cognitiva
Diego Marconi
Premessa
«La questione più importante nello studio del linguaggio umano è quella del suo posto nella natura: di che tipo di sistema biologico si tratta, [...] ), quest’ultima posizione non è lontanissima da ciò che sostiene oggi lo stesso Chomsky.
In ogni caso, c’è un aspetto importante del linguaggio che è sicuramente appreso, ed è il lessico: la conoscenza del significato delle parole è «il caso ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] meglio definiti. In secondo luogo l'analisi del cinema come linguaggio si collega in modo più organico ad altri campi di .
J.-P. Simon, Le filmique et le comique, Paris 1979.
M.-C. Ropars, Le texte divisé: essai sur l'écriture filmique, Paris 1981.
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...