semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] J. Locke e a Lambert, fino alla s. degli Idéologues (A.-L.-C. Destutt de Tracy, J.-M. Degérando), purché si faccia attenzione alla sua ha sostenuto inoltre che non ha senso parlare di ‘linguaggi artistici’ e dei rispettivi ‘codici’, da cui sarebbero ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, [...] che presuppone un elemento attivo, di livello superiore alla percezione; c) l’i. procede per operazioni che dirigono le immagini e quest’ultima non può aver luogo prima dell’apparizione del linguaggio che è la prima forma di pensiero simbolico.
Lo ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] e semantici, le ricerche di N. Goodman sui linguaggi fenomenisti e sull’inferenza induttiva, gli studi di H etici, preceduti su questo terreno dall’importante studio dello statunitense C. Stevenson (Ethics and language, 1944).
A partire dalla seconda ...
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Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] sia per i generi praticati, elaborando un linguaggio efficace sul piano drammaturgico e al tempo stesso pugno di dollari, 1964; Il buono, il brutto, il cattivo, 1966; C'era una volta in America, 1984), dagli anni Settanta ha ulteriormente ampliato l ...
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Sindrome caratterizzata dall’esordio improvviso di un deficit neurologico focale di durata superiore a 24 ore e di origine vascolare (ingl. stroke). Si definisce invece attacco ischemico transitorio (TIA, [...] (diminuzione o perdita completa della sensibilità, formicolii); c) disturbi del visus di tipo emianopsia (perdita della visione di un emicampo visivo); d) disturbi del linguaggio (disartria: difficoltà nell’articolazione delle parole; afasia ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] , escludeva il concetto di c. (lo stesso termine di κτίσις entrò nel linguaggio filosofico greco soltanto tardi, come sono e tali sono rimaste attraverso i secoli.
Fisica
La c. e la distruzione (o annichilazione) di particelle sono fenomeni comuni ...
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Complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologie diverse, i vari elementi che consentono la formulazione di giudizi su un’opera d’arte. Il concetto di c. letteraria [...] che ha per oggetto il ‘bello’ e alle cui vicende la c. è strettamente connessa.
Dai Greci sino all’incirca al Settecento l’ e del suo contenuto, e alla specificità del linguaggio letterario rispetto a qualunque forma di comunicazione linguistica ...
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Commonwealth Nel linguaggio politico inglese, la comunità organizzata dei cittadini, la società politica. Ufficialmente il termine fu adottato nel periodo cromwelliano (1649-60) ed equivalse a ‘Repubblica’. [...] che non siano stati colonia britannica sono il Mozambico, il Ruanda (ammesso nel 2009) e il Gabon (ammesso nel 2022). Del C. faceva parte anche lo Zimbabwe, ritiratosi nel 2003 dopo essere stato sospeso per mancato rispetto dei diritti umani. Al 2022 ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere [...] dalla constatazione che non il monolinguismo, ma la diglossia, termine coniato da C.A. Ferguson e messo a punto da J.J. Gumperz e J linguistici’ (J. Searle), o delle ‘funzioni del linguaggio’, alle forme specifiche che questi prendono all’interno di ...
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Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] morte ecc.) e il rapporto con il contesto storico. Il complesso intreccio di politica, scienza, estetica che è alla base del c., rilevato tra le due guerre solo da dadaisti e surrealisti, è stato oggetto di rinnovato interesse nel secondo dopoguerra. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...