Nome con cui è noto il pittore romano Antonio Aquili (m. dopo il 1508). Nella Madonna col Bambino del Museo civico di Rieti (firmata e datata 1464), che - insieme agli affreschi coevi nella chiesa dei [...] nel 1475 nella perduta decorazione della Biblioteca Vaticana), di Melozzo da Forlì, fondendo questi influssi in un suo linguaggioformale pacato e semplice, non scevro di personalità (Annunciazione in S. Maria sopra Minerva a Roma; Madonna in trono ...
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Scultore inglese (n. Khereddine, Cartagine, 1934). Ha studiato con A. Caro alla St. Martin's School di Londra, dove poi è stato assistente di H. Moore e quindi docente. Affermatosi negli anni Sessanta [...] con materiali plastici e fibra di vetro: diagonali, piani obliqui, coni, sono i principali elementi del suo linguaggioformale, in un enigmatico gioco di equilibrî e proporzioni, evidenziato spesso dall'uso del colore. Ha rappresentato insieme a ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] (Firenze, Galleria Palatina).
La pittura morbida e il gusto decorativo delle vesti convivono con elementi arcaizzanti ispirati al linguaggioformale di Santi di Tito, da cui derivano le nitide profilature dei volti e delle mani e la misurata sintassi ...
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FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] ; la scala ellittica che unisce la platea con il palco e la balconata è un particolare raffinato, molto caro al linguaggioformale del Fabiani.
Sempre a Gorizia il F. realizzò la chiesa del Sacro Cuore, attraverso una sequenza di progetti che copre ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] rigido schematismo che caratterizza il trittico di S. Matteo, ma che il maestro si orientò piuttosto verso un linguaggioformale sempre più libero.
Tra le opere architettoniche e plastiche, il tabernacolo di Orsanmichele colpisce in primo luogo per ...
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BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato di pittura.
Il cognome [...] si sceglieva a modello il B. traeva soltanto qualche spunto compositivo che trasformava fondendolo nel suo linguaggioformale già saldamente individualizzato: contraddistinto, nei suoi primi lavori, da proporzioni pesanti e tozze, forme grevi, aspre ...
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Euclide
Pier Daniele Napolitani
Il padre della geometria
Euclide, vissuto agli inizi del 3° secolo a.C., è noto soprattutto per i suoi Elementi, una vasta raccolta in cui espone i concetti fondamentali [...] a partire da pochi principi e postulati. Filosofi come Spinoza, vissuto in Olanda nel Seicento, adottarono il linguaggioformale della geometria e cercarono di introdurre il metodo matematico anche in filosofia. La concezione dello spazio che emerse ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] che permettevano tante possibilità di vari avvolgimenti, di risalti e di cadenze, saranno preferite da P., che ne darà varie formulazioni, le quali diverranno tipiche, e che saprà farne uno degli elementi caratteristici del suo linguaggioformale ...
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Pittore (Ferrara 1430 circa - ivi 1495), uno dei principali esponenti della scuola ferrarese. Nella sua pittura confluirono gli apporti della scuola di F. Squarcione, di Mantegna e della pittura nordica, [...] mano, e la cosiddetta Primavera (Londra, National Gallery). Quest'ultima opera dimostra l'acquisizione di un linguaggioformale maturo, originale e complesso: alla figura immobile e assorta in una malinconica astrazione fa riscontro la realizzazione ...
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Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico [...] e fiamminga. A Francoforte, nel 1809, maturò la sua poetica basata sull'ideale cristiano-nazionale e la scelta di un linguaggioformale che si riallaccia alla tradizione germanica. Il soggiorno in Italia (1811-18), i rapporti con i Nazareni a Roma, l ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...