Stato insulare dell’Asia orientale, aperto a N sul Mar Cinese Orientale, a E sull’Oceano Pacifico, a S e SO sul Mar Cinese Meridionale, e separato dal continente, a O, mediante lo Stretto di Taiwan. È [...] stilistiche di tipo, oltre che cinese, coloniale e giapponese. A simili congestioni formali vanno aggiunte opere architettoniche influenzate dai moderni linguaggi internazionali dei sec. 20° e 21°. Tra le varie imprese architettoniche spicca ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] sviluppi artistici regionali e nazionali (per l'Italia, di Toesca 1927), in quanto l'analisi dei linguaggi e dei processi formali, che costituisce la grande acquisizione della letteratura critica in quello scorcio di anni, rimane tuttora lo strumento ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] come il seme dello sperimentalismo quando vige un paradigma formale stabile e riconosciuto, quando cioè la pratica teatrale modo di pensare, di vedere la vita. Direi che il mio linguaggio è stato formato dal teatro. Ma non ho pensato a questo lavoro ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] . Il modello può essere definito in vari modi: testo, diagramma di flusso a blocchi funzionali, formula matematica, linguaggioformale. I dati sono spesso definiti mediante funzioni nel tempo continue o discrete, rappresentabili con un grafico, una ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] e la Russia di El'zin. - Neppure formalmente la CSI poteva dirsi erede e continuatrice dell' ).
E. Denisov fu il primo compositore sovietico a rinunciare al linguaggio tradizionale imposto negli ambienti accademici: caposcuola del ''gruppo di Mosca'', ...
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GRECIA
Francesco Cacciabue
Livio Tornetta
Antonio Solaro
Emanuele Banfi
Mario Vitti
Vincenzo Tiné
Nunzio Allegro
Antonino Di Vita
Efi Strousa
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVII, [...] quotidiano.
Un approccio analitico all'opera d'arte, con l'idea della demolizione del linguaggioformale e della sua simultanea ricostruzione come linguaggio di comunicazione nella moderna cornice sociale, è tracciato, però, con chiarezza e spirito ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] della "vera" scienza l'individuazione di leggi formali, valide per classi di fenomeni. Alla un orientamento che ha cercato di attuare una "svolta" o, per usare il linguaggio di N. Goodman, una "riforma" della f.: una nuova concezione della sua ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] più o meno immediato e più o meno schematico, l'idea formale o di fermare l'idea stessa in un appunto mnemonico; può research, 1948-49, 9° vol.
V. Ziino, Il linguaggio degli architetti, Palermo 1950.
J. Dewey, Teoria della valutazione, ...
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Ruolo e significato delle esposizioni
Strumenti di conoscenza e di comunicazione, le e. rappresentano un momento imprescindibile nel rapporto tra opera d'arte, artista e pubblico, e costituiscono un chiaro [...] . D'altro canto l'utilizzo di Internet, dei linguaggi informatici e dei nuovi strumenti tecnologici applicati all'arte, di una e. non museale, insubordinata, libera da vincoli formali e protocolli, puntando sul concetto di apertura verso l'inusuale. ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] ., o quanto meno per i sistemi di segni in rapporto al linguaggio, si può far risalire, come si è detto, al 1960 littérature, éd. T. Todorov, Paris 1965 (trad. it. I formalisti russi, Torino 1968).
I sistemi di segni e lo strutturalismo sovietico, a ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...