GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] infrange gli equilibri borghesi, attingendo a un linguaggio teatrale sempre marcatamente troppo letterario e "scritto". a scandagliare alcuni aspetti dell'opera del G., da quelli formali a quelli stilistici e metrici, dal narratore ai rapporti con ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] del loro sviluppo storico, in tutte le loro varianti formali e semantiche (étymologie-histoire du mot).
Le prime tappe lingue apre la prospettiva su caratteristiche più generali del linguaggio umano. Così Yakov Malkiel ha scoperto la variabilità, ...
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SAVELLI, Angelo
Piergiorgio Dragone
– Nacque a Pizzo (Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, secondogenito di Giorgio (1873-1952), farmacista, e di Maria Virginia Barone (1884-1966). Ebbe quattro tra [...] Motherwell e Ad Reinhardt. Approdò presto a un nuovo linguaggio: è del 1956 una serigrafia 'bianco su bianco'; muovono dinamicamente nello spazio e nella luce per leggi non solo formali ma magiche e persino mistiche. Savelli non è un minimalista. ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] Hugo Pratt (Paccagnella 2002: 616, da consultare soprattutto sul formalismo di Tex, insieme con Aprile et al. 2007).
Come si inseriscono in uno stile a tratti lirico, il linguaggio letterario si alterna con quelli regionale e popolare (Cresti 1992 ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] possibile individuare sia elementi largamente condivisi nell’uso colloquiale, sia caratteri propri dei registri formali (➔ registro) o dei ➔ linguaggi settoriali che prescindono dalla variazione regionale.
La variazione diatopica può essere messa in ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] una sorta di summa dell’universo patologico medievale.
Di un linguaggio medico italiano si può parlare solo a partire dal XIII secolo nel medico-scrittore. Si hanno quindi sia varianti formali del tipo lombo-sacrale / sacro-lombare, sia soprattutto ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] che comprende anche un’ampia documentazione storica.
I ➔ linguaggi settoriali si distinguono per un lessico molto tecnico, di che per tutte le analisi lessicali di carattere prevalentemente formale, oggi ci si può servire anche di appositi programmi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
L'eta carolingia in Francia, Germania e Italia
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attività edilizia di Carlo Magno, [...] ritenuta il grande centro delle nuove elaborazioni formali. Qui il tema principale delle ricerche parti dell’altare rivelano diversità anche per quel che riguarda il linguaggio stilistico, pur rientrando sempre in un discorso di richiamo a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel jazz europeo dagli anni Sessanta a oggi si possono individuare la presenza e la rielaborazione [...] Quest’ultimo è stato tra i primi a incorporare nel proprio linguaggio elementi della musica classica indiana, nel trio (1967) con il (1957-); inoltre, vi è una persistenza di moduli formali degli anni Sessanta nelle prove di musicisti tedeschi più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La complessità della produzione di Giovanni Pascoli e la sua modernità di poeta [...] con poesie di altre raccolte e mostrano sia frequenti scambi formali da una raccolta all’altra, sia l’acquisizione alle e mitizzazione del poeta come traduttore in parole del linguaggio della natura si presentano tuttavia evidenti contatti tanto ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...