SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] sulla fronte principale, talora di grande eleganza formale (Fonte Nuova) da ricordare modelli cistercensi; in Guerrini, Sovicille 1994; F. Gabbrielli, Stilemi senesi e linguaggi architettonici nella Toscana del Due-Trecento, in L'architettura civile ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...] Carlo fra i più noti) saranno poi impegnati a rinnovare linguaggio e temi della ricerca architettonica e urbanistica.
Pur senza costituire espresso B. Secchi, ‟viene richiesta l'adesione anche formale a una forza politica", e che ‟tende sempre meno ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] per la forma del testo e ci si disinteressa del suo contenuto. Questo formalismo confonde piani diversi partendo dall'analogia dei modelli. Rinchiude l'uomo nell'universo del suo linguaggio. Opere come Les mots et les choses di M. Foucault, le opere ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] tra le forme di segni e un significato, vale a dire un qualcosa, esterno al linguaggio, che sia designato dalle forme di segni. Le regole semantiche devono essere formali, cioè l'attribuzione di significato può avvenire solo per le forme di segni; il ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] dei due punti di vista.
Grammatiche formali. Il linguista americano Noam Chomsky inventa le grammatiche formali, che modellano la struttura delle frasi dei linguaggi naturali. Ogni grammatica 'genera' un linguaggio su un alfabeto finito. Chomsky ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] Per questo l'opera più importante realizzata da Schönberg nel linguaggio della libera ‛atonalità' è Pierrot lunaire op. 21 , E., Von neuer Musik, Köln 1925 (tr. it.: Nuovi principî formali, in H. H. Stuckenschmidt, La musica moderna, Torino 1960, pp. ...
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Le minoranze linguistiche
Tullio Telmon
Teoria e pratica della minoranza linguistica
Il fatto stesso che la parola minoranza sia costruita sul comparativo ‘minore’ le conferisce un ineliminabile alone [...] quelli più dimessi, quelli dotati di registri formali e quelli esclusivamente colloquiali, quelli dell’uso F. Toso, Le minoranze linguistiche, in La cultura italiana, 2° vol., Lingue e linguaggi, a cura di L.L. Beccaria, Torino 2009, pp. 335-409 e 665 ...
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Università
Roberto Moscati
Origine ed evoluzione di una istituzione europea
L'università nel Medioevo
L'università rappresenta una delle istituzioni più importanti che la società moderna ha ereditato [...] e il radar, la crittografia e la creazione/decodifica dei linguaggi).
In tempo di pace questo coinvolgimento (e i relativi comunque più sugli aspetti sostanziali e meno su quelli formali (lasciati in misura crescente all'autonomia delle singole ...
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Alle 3,32 del 6 aprile 2009 L’Aquila e molti paesi abruzzesi vengono colpiti da un terremoto di 6,2 gradi di magnitudo momento (Mw), pari a 5,8 gradi della scala Richter, o magnitudo locale (Ml). È la [...] li hanno talora rieditati a seconda delle proprie esigenze formali; dall’altro sono stati riadattati e musicati da pp. 16-17): nuovi strumenti, dunque, ma anche un nuovo linguaggio perché, come è stato scritto, «bisognava dire l’indicibile e ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] confronta direttamente (e non solo attraverso le traduzioni) col linguaggio scientifico. In questo settore spicca l’operato di ➔ Galileo e lingua) a sfruttare sistematicamente le risorse formali della lingua, coniando parole nuove (digestimola), ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...