Bohm-Jacopini, teorema di
Böhm-Jacopini, teorema di stabilisce che ogni algoritmo può essere costruito utilizzando unicamente tre strutture (o schemi di controllo), cioè tre schemi aggregativi di istruzioni [...] sono sufficienti espressioni che rappresentino le tre strutture per scrivere e implementare qualsiasi programma. Nella pratica, tuttavia, i linguaggidiprogrammazione mettono a disposizione anche altre strutture. Per questo l’interesse del teorema è ...
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COBOL
COBOL 〈kòbol〉 [INF] Sigla dell'ingl. Common Business Oriented Language "linguaggio comune con orientamento commerciale", per indicare un linguaggiodiprogrammazione per calcolatori elettronici [...] partic. adatto per applicazioni commerciali e amministrative: v. linguaggidiprogrammazione: III 427 b. ...
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Sigla di Beginner’s all purpose symbolic Instruction code, linguaggiodiprogrammazione ad alto livello, ideato nel 1963 da John Kemeny e Thomas Kurtz al Darthmouth College. Pensato per i principianti, [...] era votato più alla semplicità che alla potenza espressiva. Nel corso degli anni, ai concetti originari se ne sono aggiunti via via altri, rendendo il B. paragonabile agli altri linguaggidiprogrammazione. ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] si limita alle lingue naturali, ma si includono anche le lingue artificiali (linguaggi formalizzati, linguaggidiprogrammazione ecc.). Questo indirizzo nelle scienze dilinguaggio, inaugurato nel 1935 da K. Ajdukiewicz, ha avuto un notevole sviluppo ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] 1960 l’introduzione del disco magnetico, il miglioramento dei linguaggidiprogrammazione, lo sviluppo dei sistemi operativi, l’avvento di sistemi distribuiti, le minori necessità di operatori dedicati, la crescente abitudine del personale a operare ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] tra linguaggidiprogrammazionedi tipo diverso, per es. da linguaggio assemblativo a linguaggio macchina, eseguita da un programmadi servizio facente parte del sistema operativo di un calcolatore. Di solito si riserva la denominazione di traduttori ...
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Termine, derivante dal francese bloc, che a sua volta proviene dal nederlandese blok «tronco abbattuto», che si riferisce a una massa compatta di qualsiasi materia, con significati specifici nelle varie [...] lavica. Non mancano, tuttavia, specie fra i b. di minori dimensioni, frammenti di rocce del substrato (xenoliti) che presentano sempre tracce di metamorfismo termico.
Informatica
I linguaggidiprogrammazione si dicono organizzati a b., o dotati ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Λ, minuscolo λ), corrispondente alla consonante latina l.
biologia Fago l. Batteriofago che ha come ospite il batterio Escherichia coli. Su di esso sono [...] e anzi può essere usato per dare una definizione di computabilità di una funzione. In questo senso il l. calcolo è un modello di computazione equivalente alla macchina di Turing. Molti linguaggidiprogrammazione funzionali, tra cui per es. il LISP ...
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Diritto
È una delle fonti derivate del diritto dell’Unione Europea (UE), insieme ai regolamenti e alle decisioni (Regolamenti. Diritto dell’Unione Europea, Decisioni. Diritto dell’Unione Europea). A differenza [...] (cosiddetto effetto diretto verticale).
Informatica
Istruzione unitaria conforme a una sintassi definita da una grammatica. Per es., nei linguaggidiprogrammazionedi alto livello esistono d. interpretate dal preprocessore prima della compilazione ...
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In informatica, programma applicativo che permette di accedere in sequenza a informazioni d’interesse, disponibili nella memoria dell’elaboratore o di altri elaboratori a esso connessi. I b. (detti anche [...] adatti alla piattaforma tecnologica degli utenti stessi. In quest’ambito, particolare diffusione hanno assunto i linguaggidiprogrammazione e gli ambienti di sviluppo (per es., Java), che garantiscono la totale compatibilità con tutte le piattaforme ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...