L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] dilinguaggio universale basato sulla registrazione di relazioni di corpi nello spazio è stata teorizzata all'interno di quella ., bloccando la messa in onda diprogrammi in cui compariva il nudo integrale di pornostar). Forse la storia della censura ...
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Cinema e media: scenari del nuovo secolo
Giorgio De Vincenti
Enrico Carocci
Il cinema e gli altri mediadopo l’11 settembre
Diversità culturale e globalizzazione
Il 2001 segna una data epocale nella [...] , e i format, cioè protocolli di regole che guidano lo svolgersi di un programma. Il concetto non è nuovo: fin e Nero», 2006, 554-555, pp. 51-58.
E. Menduni, I linguaggi della radio e della televisione. Teorie, tecniche, formati, Roma-Bari 2006.
F. ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] la tradizionale distinzione tra programmi d’intrattenimento, d’informazione e di finzione attraverso l’allestimento di generi misti (infotainment, docufiction ecc.), il romanzo importa nei propri territori il linguaggio delle immagini dando luogo ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] utili non solo per l’imposizione fiscale, ma anche per la programmazionedi nuovi interventi edilizi. Nasce allora una conoscenza formalizzata della città, ricerca di un comune linguaggio politico-estetico, uno «stile nazionale», capace di imprimere ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] linguaggi artistici, che gli parevano un veicolo particolarmente adatto alla diffusione dei messaggi di una politica nuova, capace di , difficile dire quanto improvvise e quanto programmate, di fronte a parole o situazioni che alludessero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Tecnologie digitali
Franco Filippazz
Giulio Occhini
Fulvia Sala
Il diffondersi sempre più rapido delle tecnologie digitali in tutte le attività umane è il fenomeno che meglio caratterizza l’epoca [...] industriale. Basti qui ricordare le macchine utensili a controllo numerico, nelle quali un programmadi computer, scritto in un opportuno linguaggio, guida la lavorazione che la macchina esegue sulla materia per ricavarne il prodotto richiesto ...
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Il culto dei monumenti
Claudio Varagnoli
Patrimonio e patrimoni
Poco più di un secolo fa, il grande storico dell’arte Alois Riegl tracciò l’origine e lo sviluppo del «culto dei monumenti», individuando [...] costituisce uno strumento per la programmazione a lunga scadenza di interventi di conservazione e manutenzione. Lo gioca un ruolo fondamentale il percorso, svolto con un linguaggio moderno e distinguibile rispetto all’antico. È una modalità ...
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Arti e tecnica: scenari futuri
Massimo Carboni
Quale sarà il ruolo delle arti nella semiosfera telematica e digitale? Quanto della loro costitutiva e preziosa ambiguità semantica, del senso indecidibile [...] ciò che essa non era, in fondo, programmata a ‘dire’.
b) Rischio di una de-sensibilizzazione o de-estetizzazione dell’opera, sia più un rischio, che non sia più capace di tendere il linguaggio fino al limite estremo in cui possa interrogarsi così ...
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Attualità dell’archeologia urbana
Mario Manieri Elia
La gestione degli assetti architettonici e urbanistici nella città moderna e, particolarmente, nelle città del bacino del Mediterraneo, deve fare [...] – la programmazione urbana impegnata a stabilire rapporti integrativi nella città contemporanea. Si tratta di una vera tra ideazione e realizzazione, non mette in crisi il linguaggio e la sua mutevole ma coerente evoluzione, che il pensiero ...
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Il teatro frammentato
Antonio Audino
Il teatro nella società del rischio
Osservare il teatro di questo inizio secolo vuol dire rivolgere lo sguardo, innanzitutto, oltre i confini del palcoscenico, o [...] programmazione realizzata a Scampia, si propone di fare spettacolo, di comporre linguaggi astratti. Proprio perché questi spettacoli traggono la loro forza dal fatto di essere contestazioni frontali di tutto un apparato politico e non solo di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...