Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] di riflessione.
Naturalmente, la scala di sonorità non è unica per tutte le lingue: in generale, si può osservare che, a seconda della lingua trattata, occorre introdurre alcune restrizioni supplementari. Per l’italiano la restrizione in questione ...
Leggi Tutto
La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] ibid., p. 265).
Segnaliamo ora alcune costruzioni che possono esser considerate fortemente caratterizzanti l’italiano rispetto alle altre lingue. Si tratta di strutture sia predicative sia non predicative; tra le prime, se ne trovano di monoclausali ...
Leggi Tutto
I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] e in particolare la sua propria, la maledizione dell’uomo (Elsa Morante, Menzogna e sortilegio)
Latinismi sintattici che si trovano nella lingua poetica e nella prosa sostenuta sono ancora l’anticipazione dell’aggettivo di relazione o dell’aggettivo ...
Leggi Tutto
La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] e arricchirne il senso, a scanso di interpretazioni fuorvianti.
Poiché l’uso di una lingua tipicamente si oppone al linguaggio stesso come sistema, nel suo studio si sono formati approcci che prestano attenzione a modi di produzione di senso non ...
Leggi Tutto
La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] sono -oso (omertoso, pedicelloso) e -ato (mansardato, titolato). A partire da nomi di luogo si possono formare aggettivi e nomi etnici che indicano gli abitanti e le lingue parlate in quel luogo. I suffissi più usati in ordine di importanza sono -ese ...
Leggi Tutto
Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...]
(Pier delle Vigne, Amor in cui desio ed è speranza)
(75) È sì gran tempo che di qua fuggìo
che del contraro son nati li troni
(Cino da
[non i nostri o i loro, ecc.].
La lingua scritta non può segnalare in maniera esplicita l’andamento prosodico ...
Leggi Tutto
Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] la scrittura dei segni, molti dei quali sono attualmente disponibili in rete.
Nella LIS come in altre lingue dei segni si riscontrano caratteristiche iconiche non solo nel lessico e nell’organizzazione spaziale della sintassi ma anche nelle strutture ...
Leggi Tutto
Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] a partire dai primi decenni del IX secolo. Pur senza sottovalutarne gli effetti sulla cultura e le lingue dell’Europa occidentale, oggi si ritiene che quell’evento vada interpretato come una congiuntura che accelerò e favorì il passaggio dei volgari ...
Leggi Tutto
L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] era già edito (l’aveva pubblicato nel 1733-1734 il padre E. Gattola, riconoscendovi i primi balbettamenti della lingua italiana). Si allargava dunque l’interesse filologico e critico per i più antichi documenti, anche per quelli letterari: nel 1777 ...
Leggi Tutto
Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] ad allontanarsi dagli schemi tradizionali e dai linguaggi arcaicizzanti passando a un linguaggio più realistico. La poesia si apre alla lingua parlata, la sintassi si fa più libera e con essa la punteggiatura, che talvolta è eliminata del tutto. In ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...