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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] suo lavoro di paziente ricostruzione di civiltà e di testi, si ricordano: L'âge de l'éloquence: rhétorique et "res littéraires (1994; trad. it. Il salotto, l'accademia, la lingua: tre istituzioni letterarie, 2001); Le poète et le roi: Jean de ...
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In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] , E. Mattiacci.
Linguistica
In linguistica generativa trasformazionale, con riferimento a un parlante, l’uso effettivo della lingua nelle situazioni concrete (in it. esecuzione); si oppone, in ingl., a competence «competenza» (➔ generativismo). ...
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arte Movimento artistico di matrice romantica così denominato nel 1833 da A. Bianchini, che gli diede poi una precisa codificazione nel 1842, con Il purismo nelle arti. Il p. proponeva, analogamente al [...] a carattere tradizionale e conservativo assunto da letterati e grammatici nei confronti della propria lingua nazionale: le tesi e la prassi puristiche si fondano sul rifiuto dei prestiti e dei forestierismi e in genere dei neologismi, nonché ...
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Editore-libraio, calligrafo e disegnatore (Bourges 1480 circa - Parigi 1533), "imprimeur du Roi" dal 1530. Umanista, conoscitore dell'arte italiana e dell'Italia, T. deve considerarsi uno degli iniziatori [...] silografica, ma anche importante per la storia della lingua francese e della riforma scrittoria rinascimentale.
Vita e da un altro viaggio in Italia (nel 1516 era a Roma), T. si stabilì definitivamente a Parigi (1518) e diede inizio alla sua opera d ...
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Illustratore italiano (Bologna 1873 - ivi 1948). Vitale illustratore di stile liberty nella fiorente industria libraria bolognese tra il XIX e XX secolo, si avvicinò all’arte del disegno da autodidatta, [...] Ars, per la quale realizzò il suo capolavoro pittorico, Donna che suona il flauto (1898). Ispirato dai periodici modernisti di lingua tedesca e anglofona (Ver Sacrum, Jugend e The Studio), l’artista orientò il proprio gusto verso lo stile liberty d ...
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Scrittore e pittore belga di lingua francese (Namur 1899 - Parigi 1984), naturalizzato francese nel 1955. Nel 1920 s'imbarcò come marinaio per visitare le due Americhe, interrompendo gli studî di medicina [...] nel 1924, entrò in contatto con gli ambienti surrealisti, si legò a J. Supervielle, M. Ernst, P. Klee 1937-39). Fin dalle prime raccolte poetiche, ha espresso in una lingua aggressiva, frammentaria, talvolta di un crudo umorismo, un profondo senso ...
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Pittore e poeta (Calaone, Este, 1509 - Vicenza 1589). Trasferitosi a Vicenza (1540), ivi fu amico di G. G. Trissino e di A. Palladio con i quali fu anche a Roma (1545-47) e a Padova. Seguace della maniera [...] di versi (Le rime di Magagnò, Menon e Begotto in lingua rustica padovana) dove sono raccolti componimenti suoi e altri del Rava e poeta rustico, allievo del padre, poi di G. A. Fasolo, si ispirò al Veronese e ai Bassano. Attivo a Vicenza e a Padova, ...
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Scrittore irlandese di lingua francese (n. forse Roscrea 1646 - m. Saint-Germain-en-Laye 1720). Educato in Francia, dove si era rifugiato dopo la morte di Carlo I, vi ritornò poi in esilio al seguito di [...] Giacomo II e vi si stabilì definitivamente. Più che per i suoi Contes (imitazione delle Mille e una notte) e per le sue poesie ed Épîtres, è ricordato per i Mémoires du chevalier de Gramont (1713), racconto spigliato, agile, brioso delle avventure ...
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Scultore a cui Plinio attribuisce una leonessa bronzea senza lingua nei Propilei di Atene, ricordata anche da Plutarco e, secondo la tradizione, dedicata all'etera Leena (in greco "leonessa") amica dei [...] sotto la tortura seppe tacere ogni informazione sulla congiura contro i Pisistratidi e infine, secondo la tradizione, si mozzò con un morso la lingua. La statua della leonessa dev'essere posteriore al 480 a. C.; e la maggior parte degli studiosi ...
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In linguistica, unità a. o elementi a.: quelle unità linguistiche che, usate isolatamente, non hanno un significato proprio (come, per es., i fonemi); frase a.: frase che viola le regole semantiche di [...] una lingua e non è perciò interpretabile semanticamente.
Le arti asemantiche sono quelle arti le cui manifestazioni si ritengono apprezzabili senza il riferimento a un precostituito sistema di simboli semantici: tali, per es., sono le arti figurative ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...