Sistema di montagne dell’Asia centrale, lungo circa 1250 km, che si eleva fra il bassopiano siberiano a N e la depressione della Zungaria a S: a O si stende la Steppa dei Chirghisi e a E l’altopiano mongolo. [...] a 2000 m circa), in cui domina il larice siberiano; al di sopra si ha la zona degli arbusti alpini e la zona alpina scoperta. L’A. Tatari dell’A. e altre popolazioni tatarizzate per la lingua, ma affini nel tipo fisico ai Samoiedi e Ienisseiani del ...
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(fr. Jura) Rilievo dell’Europa centrale, tra la Francia e la Svizzera, le cui catene hanno inizio a S del Rodano, presso Chambéry, distendendosi a N del fiume in serie lievemente arcuata, fino alla confluenza [...] e a quello di Neuchâtel, vigneti e frutteti. La popolazione si dedica in gran parte all’industria. L’industria più fiorente è popolare tenutosi nel 1978) dal cantone di Berna, in cui predominano invece la lingua tedesca e la religione protestante. ...
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(ant. Gurjararātra, sanscr. Gurjarà) Stato federato dell’India (196.024 km2 con 56.408.000 ab. nel 2008). La capitale Gandhinagar è stata costruita a 24 km da Ahmadabad, capitale fino al 1974. Si estende [...] fece parte del sultanato di Delhi, finché il governatore locale si rese indipendente nel 1396. Il nuovo regno musulmano fu lastre scolpite.
Il gujarati è la lingua aria parlata attualmente nel G. e usata come lingua comune anche dai Parsi dell’India ...
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(ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente [...] , riformatore che instaurerà il regno di Dio sulla terra per 1000 anni. La liturgia si discosta da quella ebraica, specialmente nei riti pasquali. La lingua è una forma di ebraico; l’aramaico samaritano costituisce, con quello palestinese e quello ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] del sovrano, che da Narām-Sīn in poi divenne usuale, si inserisce in un contesto culturale che considerava i sovrani e i sacerdoti sposi delle dee.
Lingua
La lingua accadica (o accadico), utilizzata insieme al sumerico nelle iscrizioni regie ...
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(lat. Samnium) Regione storica dell’Italia meridionale, che non ha avuto mai limiti ben definiti e non è stata mai, in epoca moderna, un’unità amministrativa. Corrispondeva originariamente al territorio [...] oggi il S. abbraccia una regione quasi tutta montuosa che si sviluppa intorno al massiccio del Matese.
I Sanniti (lat. anche i Campani, i Lucani e i Bruzi. La lingua è documentata da iscrizioni, bolli laterizi, leggende monetali (databili ...
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Comunità autonoma e provincia (10.390 km2 con 630.578 ab. nel 2009) della Spagna; capoluogo Pamplona. Istituita nei confini attuali nel 1983, include la sezione più occidentale del versante pirenaico meridionale, [...] del Paese Basco, di cui nella parte nord-occidentale condivide la lingua, che in tale area è riconosciuta come ufficiale accanto al castigliano. Anche l’economia, come quella basca, si basa su un apparato industriale organizzato su vecchi ...
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(o Riff) Regione montuosa del Marocco mediterraneo dallo Stretto di Gibilterra alla valle del Moulouya, nettamente delimitata a S dal corridoio Fès-Taza-Oujda. Si tratta di catene arcuate, con la concavità [...] abitano il R. sono nella quasi totalità di stirpe berbera e parecchie di esse hanno conservato la loro lingua nazionale, il berbero; altre si sono arabizzate. L’area berbera del R. costituisce uno dei grandi blocchi di parlata berbera del Marocco e ...
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(pol. Galicja) Regione storica polacco-russa, che fino al 1918 formò una regione dell’Impero austriaco. Si estende fra i Carpazi a S e la valle della Vistola a N, ed è percorsa dai fiumi Vistola, Raba, [...] lotta di successione tra i figli Oleg e Vladimir, nella quale si inserì Béla III d’Ungheria, che per breve tempo mise sul i Galiziani polacchi ebbero concessioni riguardanti l’uso della lingua, l’istituzione di scuole ecc. e furono rappresentati ...
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Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno.
Filosofia
La definizione più antica di d. è quella di Aristotele, secondo cui è da intendersi con [...] sia alle singole attuazioni individuali sia all’uso generale di una lingua. La diversità di d. ha valore fonematico, cioè distintivo: per es., in italiano mola e molla si distinguono per la diversa durata (e forza) della consonante l.
Psicologia ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...