TEMPIO, Domenico
Carmelo Sgroi
Poeta, nato a Catania il 22 agosto 1750, morto ivi il 4 febbraio 1821. Dimorò sempre nella sua città natale vivendo modestamente. Ebbe dimestichezza con uomini di larga [...] delle pensioni vitalizie che ebbe da varî enti cittadini. Non si può dire che avesse perfetta conoscenza dell'italiano, se i saggi che egli lasciò di rime e di drammi metastasiani in linguasi muovono tra impacci e sciatterie. Il suo genio di poeta ...
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SOSSO
Giuseppe Furlani
. È parola di origine babilonese, passata attraverso il greco, nella quale linguasi diceva σῶσσος. In babilonese (accado) il termine suona shushshu e significa sessanta, vale [...] trascorrere del tempo dall'ombra proiettata sul terreno, si giovavano di uno stilo verticale, dividendo il terreno circostante in un certo numero di angoli tra loro eguali. Si presenterebbe spontaneamente la scelta del numero sei come numero delle ...
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PAHLAVĪ
Antonino Pagliaro
. In conformità all'uso persiano, che applica il nome di pahlavī alla lingua della Persia prima della conquista musulmana, si suole designare con questo nome la lingua di carattere [...] all'età arsacidica, come mostrano i numerosi elementi settentrionali in essa conservati.
Il carattere colto della linguasi manifesta soprattutto nella scrittura pahlavica, che è un carattere corsivo risultato dalla mescolanza dell'alfabeto pahlavīk ...
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LIÑÁN y VERDUGO, Antonio
Carlo BOSELLI
Scrittore spagnolo del secolo XVII. Nato a Vara de Rey (Cuenca) da buona famiglia della Mancha, fece i primi studî a Belmonte, e abitò poi ad Alcalá, Salamanca, [...] rivela nel L. un mirabile scrittore di genere, e in cui è intercalata un'arguta difesa della purezza della lingua, si propone di mettere in guardia gl'ingenui e gl'ignoranti, mediante consigli (escarmientos) accompagnati da acconce novelle, contro le ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] a un affinamento e a una diffusione sempre più larga dei metodi dello strutturalismo. In generale, si può notare che la considerazione della lingua come un sistema di rapporti, l’attenzione al condizionarsi reciproco degli elementi nella dinamica del ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] l. in greco, anche perché il greco era allora la lingua parlata dalla grande maggioranza della popolazione: ma poiché tale lingua non era comune a tutti i battezzati, si dovette provvedere progressivamente ai cristiani che non la conoscevano, prima ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Egidio Bellorini
Letterato, nato ai Bagni di San Giuliano (Lucca) il 29 ottobre 1782, morto a Firenze il 20 settembre 1861. Si laureò in leggi a Pisa e visse poi a Firenze, [...] e la struttura scheletrica dei drammi dell'Alfieri, si attenne al tipo alfieriano nelle sue prime tragedie: Polissena Vespro siciliano (1882). Notevoli sono specialmente gli scritti sulla lingua, quelli sul teatro greco, su Dante, su Michelangelo, ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] di spunti, interessante per illustrare adeguatamente l'evoluzione dell'italiano parlato e i modi in cui la linguasi diffonde nel mondo.
Riferimenti Bibliografici
Italiano 2000. Indagine sulle motivazioni e sui pubblici dell'italiano diffuso fra ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] Consiglio dei cento (22 luglio 1292), per un fatto minimo.
Come si è visto, il Villani dà il 1294 come data di morte del / lì farò grande salto / per dirle più distese / ne la lingua franzese" (vv. 1351-1356). La lezione fatt'ò è preferita dal ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] "(117), e in più personaggio modellato sulla ruvidezza soave e manierata di Gino Cavalieri. Qui, la linguasi abbassa verso registri medi, mentre la battuta si alleggerisce, si riduce nello scambio inseguendo ritmi e timbri leggeri(118). Il tutto ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...